SILICONATURE: 25 MILIONI DI EURO IN CINA
Ieri l’incontro tra azienda e sindacati che ha confermato il trasferimento
| Milvana Citter |
GODEGA SANT'URBANO - Siliconature porta 25 milioni di euro in Cina. L’annuncio ieri ai sindacati durante un incontro nel quale hanno trovato conferma le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi. Ma i rappresentanti dei lavoratori sono ottimisti per i 140 posti di lavoro: “L’azienda ha ribadito che l’obiettivo è mantenere a Godega i livelli di produzione e occupazione attuali, fatti salvi i problemi di mercato”.
In tempi di crisi, in un territorio che ha già vissuto la dolorosa chiusura dell’Indesit di Refrontolo e l’altrettando dolorosa riorganizzazione dell’Electrolux di Susegana, con un’impennata di licenziata e di cassa integrazione, veder volare via in direzione Cina 25 milioni di euro fa effetto. Lo fa ai rappresentanti sindacali dei 140 dipendenti della Siliconatura Spa che ieri hanno avuto l’annuncio ufficiale da parte dell’azienda: «La proprietà ci ha comunicato – spiega Mariagrazia Saloni segretario provinciale Slc Cgil -, che il previsto investimento produttivo, il cui costo complessivo si attesta su 25 milioni di euro, verrà attuato Cina. Una decisione assunta, purtroppo, dopo aver fatto ogni tentativo per effettuare l’investimento in paese».
Da quasi un anno infatti l’azienda prova a realizzare il suo progetto di ampliamento dello stabilimento da 50 mila metri quadrati lungo la Pontebbana. Non solo con la richiesta presentata in comune e inizialmente respinta per il problema delle emissioni acustiche prodotte dalle lavorazioni sollevato dai residenti al quale la Spa era pronta a rispondere con una serie di interventi di adeguamento. Ma anche con l’acquisto dell’area per i nuovi capannoni: «La società aveva anche avviato le procedure per l'acquisto di un'area adiacente l'attuale stabilimento - con tanto di preliminare firmato e caparra versata - ma a fronte delle forti resistenze da parte del vicinato in merito all'inquinamento acustico ha abbandonato il progetto» continua Salogni.
Non basta, infatti, la presa di posizione della giunta che a luglio ha firmato una delibera in cui si dichiara «favorevole all’eventuale ampliamento fatti salvi gli interventi per l’abbattimento dei rumori». A spingere verso la Cina l’azienda sono infatti i probabili contenziosi e ricorsi da parte dei residenti.
Nell’incontro di ieri però, la proprietà di Siliconatura Spa, ha dichiarato di non voler lasciare Godega Sant’Urbano, almeno finchè il mercato glielo consentirà: «L'azienda ha affermato che nel prossimo futuro l'attuale struttura produttiva di Siliconature Spa rimarrà inalterata – conclude il segretario provinciale Slc-Cgil -, fatte salve le difficoltà che potranno originare da una contrazione degli ordini determinata dalla crisi economica in atto e, a tal, fine ci incontreranno nuovamente nei prossimi mesi per verificare l'andamento produttivo». A decidere le sorti dei 140 dipendenti quindi sarà il mercato che, ben si sa, non gode proprio di ottima salute e che anzi avrebbe già fatto qualche vittima proprio nell’azienda, con il mancato rinnovo di alcuni contratti a termine.