Conegliano – Per la questione Econ una testa è già saltata. Ma è quella del difensore civico, “reo” di aver sottolineato in una relazione pubblica alcune situazioni critiche segnalate dai cittadini.
Il difensore civico Leonardo Satta, ex comandante della stazione dei Carabinieri di Conegliano, rischia di perdere il posto. Nei corridoi del palazzo comunale si parla, infatti, di non confermargli l’incarico perché i costi sarebbero troppo elevati a fronte della scarsità dei casi che i cittadini portano all’attenzione del suo ufficio.
Una motivazione che non convince né lo stesso Satta né le minoranze in consiglio comunale. La vera causa dell’ipotizzato “licenziamento” sarebbe invece la posizione rigorosa che il difensore civico ha assunto nel giudicare la vicenda Econ.

Nella relazione presentata da Satta all’amministrazione comunale, l’ex militare scrive che il caso “ha ormai assunto tutti i connotati di un brutto affare economico, politico e anche giudiziario, destinato a rimanere impresso nella memoria dei coneglianesi, che avranno già capito che, nel sistema, qualcosa non ha funzionato. E’ lecito, nonché doveroso manifestare da parte mia un certo stupore nel sentire e leggere che di quanto accaduto ci si è accorti tardi o, peggio, nessuno aveva intuito nulla”.

Il difensore civico parla di mancata attenzione e consapevolezza da parte di chi gestiva e gestisce il potere e solleva il dubbio che il crollo della E.con possa essere un “evento grave commesso in piena consapevolezza e con deliberata volontà”.

In difesa di Satta si è schierato immediatamente il gruppo consiliare del Partito democratico, che ha espresso apprezzamento per la sua obiettività e la sua trasparenza e definisce “incomprensibile l’atteggiamento della maggioranza che, anziché prendere spunti illuminanti dalla sua relazione, ne critica pesantemente l’operato fino a ventilarne il siluramento”.

“Il fatto – commentano i membri del PD coneglianese - che questa figura abbia espresso giudizi critici, ma sicuramente non di parte, sull’operato di questa Giunta in materia di Econ, dovrebbe suggerire a chi sta indagando sul caso di approfondire in modo deciso i collegamenti tra Econ e la politica (certa politica, non tutta, per fortuna)”.

Il PD di Conegliano si augura quindi che il sindaco confermi la fiducia a Satta e replica a chi ha parlato di soldi “spesi male” per pagare il difensore civico: “sono spesi male piuttosto quei soldi che l’omertà della politica ha fatto sparire con il fallimento E.Con insieme al patrimonio dei coneglianesi”.