Il sindaco di Montebelluna basito: “Mai nessuno è venuto da me a lamentarsi!”
I volantini e il successivo comunicato stampa di alcuni cittadini che lamentano disagi in centro ha suscitato l’immediata reazione del sindaco
MONTEBELLUNA – Le affermazione di un gruppo di cittadini che a Montebelluna lamenta disagi in ordine alla sicurezza in centro hanno suscitato l’indignazione del primo cittadino di Montebelluna, Adalberto Bordin. “Sono sconcertato, non so chi siano queste persone che affermano pubblicamente (con volantini e interpellando anche la stampa) di essere state da me più volte, per lamentare problemi di questo tipo. Nel mio ufficio, in Municipio, non si è mai presentato nessuno a esporre problemi o disagi in ordine alla sicurezza in centro! Solo un residente, si è lamentato ma si tratta di un caso isolato”.
Adalberto Bordin sottolinea, inoltre, di essere lui stesso uno dei residenti del centro di Montebelluna. “Come si può fare affermazioni di questo tipo? – si chiede contrariato il primo cittadino – Se c’è un problema il cittadino può benissimo venirmi a parlare ma l'unico potere che ho è di riferire alle forze dell'ordine, segnalando disagi o problemi: non ho altri strumenti in questo ambito. Mi preme anche chiarire che le forze dell'ordine hanno un organico che andrebbe incrementato, ciò nonostante, fanno tanto e dal canto mio non posso che ringraziarli per il loro impegno”.
Bordin, si dice amareggiato per questo attacco e prosegue: “Il sindaco non è un parafulmine a cui attribuire responsabilità o competenze a piacimento. Le leggi e la certezza della pena competono al Governo centrale del paese, e non ne faccio una questione di colore politico. Sia chiaro che il sindaco in fatto di sicurezza ha le armi spuntate e non può fare nulla più di quanto a Montebelluna si sta già facendo. Insomma, provocazioni e accuse sono gratuite e fuori luogo, a detta del Sindaco che conclude: "Attendo quindi in Municipio queste persone che si lamentano, per conoscerle (dato che non le ho mai viste) e magari per ragionare di diritto pubblico".
Ma il sindaco non vuole lasciare nulla d’intentato nelle sue dichiarazioni e precisa ulteriormente che: “Certo, sono il responsabile della sicurezza, peccato non avere strumenti determinanti per poterla attuare perché non faccio io le leggi. Inoltre, non ho la sfera di vetro e quindi non posso prevedere chi dà di matto in Città. I sindaci non hanno poteri incisivi, il potere incisivo ce l'ha lo Stato che deve provvedere quanto prima a promulgare leggi più severe, dare certezza della pena, dotare di maggiore organico le caserme dei carabinieri e dare maggiori risorse ai comuni per assumere più agenti di polizia locale, snellendo la burocrazia dei bandi per le assunzioni”. Insomma la questione è complessa e articolata e la volontà di chi amministra non sempre coincide con ciò che può di fatto concretizzare.
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