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20 novembre 2024

Montebelluna

SOS piscine: i sindaci dei territori di Montebelluna e Valdobbiadene lanciano un grido d’allarme

Un appello rivolto al presidente della Repubblica, Mattarella, e a tutti i livelli istituzionali

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

piscine Montebelluna e Valdobbiadene

MONTEBELLUNA / VALDOBBIADENE - Un appello corale ed un grido dall’allarme: sono quelli lanciati oggi dai sindaci di Montebelluna, Adalberto, Bordin, e di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, assieme ai sindaci del territorio, oltre che ai rappresentanti del mondo natatorio locale per sensibilizzare ad un tema quanto mai attuale quale il destino delle piscine comunali delle due Città.

I due sindaci si sono fatti portavoce della preoccupazione generale legata all’aumento dei costi dell’energia e delle utenze che sta mettendo in profonda crisi i due impianti natatori ed hanno raccolto l’adesione di altri 10 sindaci del territorio - Caerano di San Marco, Cornuda, Crocetta de Montello, Maser, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Riese Pio X, Trevignano, Volpago del Montello (in questi giorni l’invito ad aderire sarà esteso anche ad altri Comuni del territorio) - oltre che del Presidente e del direttore di Montenuoto che gestisce i due impianti, Rodolfo Giavi e Corrado Menegon, il presidente di ASD Montebelluna Nuoto e SixTeam, Fabio Flora, e la Presidente Sportlife onlus, Daniela Marcuzzo.

Preoccupazione che è stata scritta nero su bianco in una accorata lettera rivolta in primis al presidente della Repubblica Mattarella e che - una volta raccolte le firme di tutti gli altri Comuni aderenti - sarà inviata a tutti i livelli istituzionali. La grande partecipazione è data dal fatto che entrambi gli impianti richiamano utenza da tutto il comprensorio. A Montebelluna “solo” il 40% dell’utenza è montebellunese, a Valdobbiadene “solo” il 33.8%: la percentuale restante sono utenti di Comuni e territori vicini.

Quella descritta nella lettera è una situazione allarmante se si pensa rispetto nel 2019 (ultimo anno prima della pandemia in cui gli impianti hanno funzionato a pieno regime) per la piscina di Montebelluna i costi per l’energia sono stati di 484mila euro rispetto ad un previsto per il 2023 di 1 milione 800mila euro e per Valdobbiadene che nel 2019 ne aveva spesi 154mila ne sono previsti 790mila nel 2023. Complessivamente parliamo di un raddoppio dei costi per l’energia che passeranno da circa 640 mila euro del 2019 a 2 milioni 600mila nel 2023.

Di seguito la lettera.

Pregiatissimo,
come ben saprà, prima la pandemia provocata dal Covid, dalla quale non siamo ancora usciti, ed ora l’aumento esponenziale del costo del gas stanno mettendo in ginocchio tutti, dai privati alle Associazioni che si rivolgono al Comune implorando un supporto economico, non essendo più in grado di far fronte autonomamente al pagamento delle bollette. Aiuto che ovviamente il Comune da solo non può fornire a tutti i richiedenti, stante l’esosità degli importi che queste bollette hanno raggiunto.

Oltre alle Associazioni, ad essere colpite maggiormente sono le Società sportive, le quali svolgono un ruolo cruciale all’interno della società e un ruolo di supporto costante alle Amministrazioni Locali e tra queste, in particolare, quelle incaricate di gestire gli impianti natatori di proprietà dei Comuni, impianti che spesso sono di supporto anche alle aziende ospedaliere, in quanto al loro interno sono previsti dei programmi riabilitativi. Già circa il 25% degli impianti natatori italiani ha dovuto prendere la dolorosa decisione di chiudere temporaneamente, nella speranza di riaprire forse durante la prossima primavera. Tale scelta traumatica si profila anche per gli impianti natatori di Montebelluna e Valdobbiadene. Si tratta di impianti gestiti da Montenuoto, società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, costituita 33 anni fa e che si occupa della gestione del servizio mediante mezzi e personale propri, della conservazione degli impianti in perfetta efficienza, dell’organizzazione e della disciplina di tutte le attività didattico-formative per le varie fasce d’età (bambini, adulti e anziani), tra cui scuola nuoto, ginnastica in acqua, nuoto libero e corsi sub.

In questo contesto, che fa di questi impianti un grande centro sportivo ed un importante punto di aggregazione sociale, fondamentale è poi il ruolo ricoperto da due Associazioni Sportive Dilettantistiche che operano, in particolare, nell’impianto di Montebelluna: la Montebelluna Nuoto, che promuove e realizza una vasta ed articolata attività agonistica, volano di tutta l’attività natatoria e la Sport Life Onlus, che dal 1986 promuove attività con persone disabili, anche a livello agonistico.

Grazie alla presenza di queste Associazioni, le nostre piscine sono diventate nel corso dei decenni una vera e propria fucina di campioni a livello nazionale, europeo e mondiale. Solo pochi giorni fa, 5 giovani atleti della A.S.D. Sport Life Onlus, convocati nella Nazionale Fisdir, ai mondiali di nuoto DSISO in Portogallo, hanno conquistato 15 medaglie suddivise in 6 ori, 6 argenti e 3 bronzi. Per meglio farLe comprendere l’eccellenza e l’importanza rappresentate, sia dall’A.S.D. Montebelluna Nuoto che dall’A.S.D. Sport Life Onlus di Montebelluna, allego i relativi medaglieri storici.

Il destino di tali gloriosi impianti è funesto poiché, mentre nel 2019 il costo delle utenze è stato di € 638.525,48, le previsioni di costo per l’anno 2023 sono astronomiche, ovvero di € 2.593.834,50. Senza tener conto del fatto che i due impianti di Montebelluna e Valdobbiadene necessiterebbero di circa € 600.000,00, per sperare di rimanere aperti fino a fine dicembre 2022. Queste sono cifre francamente insostenibili dal punto di vista economico, sia per il gestore che per i Comuni proprietari degli impianti, motivo per cui, di concerto con i Sindaci del territorio, abbiamo sentito l’esigenza di scrivere questa missiva per metterLa al corrente della situazione e per lanciare il nostro grido di aiuto affinché altri Enti ed Istituzioni intervengano con adeguati sostegni economici.

Il rischio di dover chiudere gli impianti entro pochi giorni è concreto, con tutti i risvolti sociali negativi che ne conseguiranno, soprattutto considerando che tale terribile e dolorosa decisione arriverebbe proprio nel momento in cui il numero degli iscritti è tornato quasi allo stesso livello del periodo antecedente la pandemia e che sempre più famiglie e giovani si avvicinano al mondo del nuoto.

Questa è l’orribile situazione che si profila all’orizzonte e, per tale motivo, assieme ai Sindaci del territorio chiediamo disperatamente di fare qualsiasi cosa in Suo potere per aiutarci affinché la gloriosa realtà delle piscine di Montebelluna e di Valdobbiadene non muoia. Confidando in un cortese riscontro, restiamo a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento e porgiamo i nostri più cordiali saluti.

 

 


| modificato il:

Margherita Zaniol

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