Treviso - Si potrà votare in tutta sicurezza il 20 e 21 settembre. Misure e dispositivi anti Covid saranno predisposti in tutti i seggi, con percorsi appositi per evitare code e più ancora assembramenti. A darne garanzia il sottosegretario agli Interni Achille Variati che pur tra mille faccende di Governo affaccendato, segue la campagna elettorale del suo Veneto, intervenendo ogni volta che gli è possibile a dibattiti anche in videoconferenza, come ieri sera con il Pd di Treviso.

“La percentuale di rischio ai seggi sarà marginale; a condizione che tutti indossino la mascherina, igienizzino le mani e, prima di tutto,  si rechino alle urne soltanto se in salute” – raccomanda Variati. Che oltre alla possibilità per i degenti nei reparti ospedalieri di votare – come sempre d’altronde – per mezzo dei seggi in gergo denominati “volanti”, annuncia che positivi o in quarantena fiduciaria potranno depositare la scheda nell’urna con la quale un presidente e due scrutatori, con addosso camice e mascherina, suoneranno il campanello di casa loro. E’ sufficiente farne richiesta al sindaco del proprio Comune, almeno il giorno prima del voto. “Vogliamo garantire a tutti di esercitare un diritto costituzionale, anche in mezzo alle odierne difficoltà”.

Molti avrebbero preferito, stante la situazione, non entrare nelle scuole: “Ci sono 54.000 sezioni in tutta Italia e il novanta per cento è ubicato negli edifici scolastici. Alcuni sono riusciti a portare fuori i seggi, duemila pressapoco. Del resto la data delle elezioni è stata fissata molto tardi per poter completare una operazione del genere”. Ma Variati ha preso a cuore a tal punto la questione da essere stato scelto per mettere a punto, insieme a una équipe, un piano per liberare le scuole dai seggi già a partire dalle elezioni del prossimo anno, “anche se arriveremo a regime nel 2022”.

Le curve epidemiologiche in risalita intanto lasciano presagire una affluenza alle urne modesta; mentre crescono i timori di contagio con la stagione autunnale ormai alle porte. E già si parla di quarantena "mignon": riducendone da quindici a dieci o addirittura sette giorni la durata. “La maggior parte dei casi si positivizza entro i dieci giorni. Il Governo però sta attendendo il parere degli scienziati che arriverà a giorni. Solo allora decideremo”.