CASTELFRANCO VENETO – Miraggio è il nuovo progetto sperimentale dell'associazione castellana Sottosopra per l’estate, in attesa del consueto festival di settembre. Iniziato il 24 maggio proseguirà fino all’11 agosto, nei giardini sud-ovest del castello, Miraggio ospiterà tre serate settimanali - giovedì, venerdì e domenica - dedicate rispettivamente a eventi culturali, musica dal vivo e workshop. Il format punta a rendere fruibile uno spazio poco utilizzato del centro cittadino e farlo brillare, sbloccando le tante potenzialità delle realtà locali tramite una forma di socializzazione maggiormente attiva. Accanto alla proposta culturale, Miraggio prevede anche un punto di mescita di prodotti artigianali del territorio, secondo la filosofia attenta nei confronti dell’ambiente che da sempre contraddistingue l'associazione.

Per la vicesindaca Marica Galante, questa iniziativa “va a completamento di quello che era stato iniziato” con gli ultimi progetti di Sottosopra. “Valorizza un’area della città poco utilizzata, ma che diventerà un punto di riferimento perché si è immersi nel verde, all’ombra del castello, in un’atmosfera speciale”. La vicesindaca ci tiene poi a sottolineare l’opportunità e la fiducia data a Sottosopra tramite il sostegno della giunta: “Il futuro è giovane e l’amministrazione ci crede”. Le fa eco l’assessora alla Cultura Roberta Garbuio: “Siamo stati ben contenti di dare fiducia all’associazione Sottosopra, che è stata la prima realtà a interessarsi a questo luogo due anni fa, e ora propone un sito non solo ricreativo ma anche di aggregazione culturale”.

Miraggio, secondo il presidente e già direttore artistico di Sottosopra Daniele Costa, “è un progetto a suo modo utopistico per il fatto che una cittadina come Castelfranco permette di usufruire di uno spazio e rigenerarlo per dare un contributo diverso e nuovo alla comunità. Il miraggio, continua Costa, è una forma di sottosopra perché il riflesso dell’acqua nel deserto ribalta il punto di vista”. Costa rimarca anche l’idea di creare una nuova unione tra i giardini e la Piazza Giorgione, simboleggiata dal nuovo ponticello sulle fosse, con la cultura come trait d’union. “Sarebbe comodo sfruttare uno spazio privato ma è importante lavorare con le amministrazioni pubbliche per creare processi condivisi e far vivere momenti comunitari. L’unione tra il Comune e l'associazione è proprio un miraggio: è visionario”.
 

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