SPAZI ELETTORALI PRO LEGA
Lo denuncia Un'Altra Treviso che sottolinea la sproporzione fra gli spazi assegnati alla Lega e al centrodestra
| Laura Tuveri |
Treviso - Distribuzione degli spazi sui tabelloni elettorali. “E’ il solito sconcio perché tre quarti degli spazi è dedicato a Zaia”. Lo denuncia Luigi Calesso attivista di Un'altra Treviso Nei giorni scorsi la Giunta ha deliberato la suddivisione degli spazi sui tabelloni elettorali fra i partiti, movimenti edassociazioni che ne hanno richiesto l’assegnazione: si tratta degli unici spazi su cui è possibile affiggere manifesti in campagna elettorale.
Il risultato dell’assegnazione dei 20 posti disponibili – fa notare Calesso - è il seguente: 10 spazi ai fiancheggiatori della Lega, 5 a quelli del Pdl, uno alle associazioni venetiste: di conseguenza a tutto il centrosinistra (che raccoglie quasi il 45% dei voti in città) si deve suddividere 3 spazi. Zaia, attraverso gli spazi di Lega e Pdl, ha a disposizione un intero lato dei tabelloni (dove sono posizionati di seguito) e complessivamente può contare su 15 spazi, Bortolussi su 3 e De Poli su uno.
A livello di consenso, però, è difficile che in città Zaia superi Bortolussi di più di 10 punti percentuali e non otterrà certo 5 volte i voti del candidato di centrosinistra. “E’ la vergogna dell’assegnazione degli spazi smaccatamente a favore della Lega e dei suoi alleati, lo sconcio che si ripete puntualmente ad ogni elezione.
Mentre attaccano selvaggiamente manifesti e mega-adesivi ovunque, mentre imbrattano di scritte elettorali i muri lungo le strade, i leghisti non dimenticano di fare razzia degli spazi sui tabelloni elettorali. Se ne assegnano la metà ed una altro quarto lo danno agli alleati del Pdl: c'è da scommettere che l'intero lato di tabelloni su cui potrà contare Zaia sarà sempre quello “a favore” di passanti o di automobilisti”.
“Dopo il decreto 'ad listam' non ci starebbe male un decreto 'ad tabellonam' che regolarizzi anche questa palese violazione dell'uguaglianza tra le liste in Padania!” propone Calesso.