"Stop alla pista per le corse dei levrieri", sabato presidio davanti al comune di Maserada
L’Ente nazionale cinofilia italiana: "Il progetto al Parabae punta al rispetto dell'ambiente, nessuna utilità economica verrà tratta dall’investimento"
| Isabella Loschi |
MASERADA SUL PIAVE - “I levrieri sono la razza di cani più schiavizzata, abusata e sterminata in Europa. Messi al mondo per essere schiavi dell’industria delle corse e della caccia, la loro giornata di "lavoro" è durissima”. Non usano mezzi termini il Collettivo Grugno Clandestino e l’associazione Parte in Causa - Radicale Antispecista che si battono per la difesa e tutela dell’ambiente e degli animali, per condannare il progetto della pista per le corse di levrieri che sarà realizzata a Maserada sul Piave nel parco del Parabae.
L’accordo tra il Comune e Enci (ente nazionale cinofilia italiana) Servizi Srl, prevede la concessione per 15 anni di un’area da oltre 27mila metri quadrati nel parco Parabae, in via dei Fanti, a ridosso degli attuali impianti sportivi. Dopo l’appello da parte delle associazioni animaliste trevigiane all’amministrazione comunale, di bloccare la realizzazione del pista, unica nel suo genere a livello nazionale, le due realtà sabato 14 maggio alle 10, organizzano un presidio davanti al municipio di Maserada per ribadire il “no” alla pista.
“Le corse commerciali con i cani in generale e con i greyhound in particolare, sono praticate in otto paesi al mondo, tra cui due in Europa: USA, Australia, Irlanda, Regno Unito, Messico, Nuova Zelanda, Macao e Vietnam. Sono vietate in Italia. E proprio adesso, la notizia della costruzione di una pista per le corse a Maserada sul Piave”, sottolineano Grugno Clandestino Collettivo e Rifugio Antispecista. “Con la scusa che si tratta di una pista amatoriale, l’accordo tra Enci e l’amministrazione comunale sottrarrà al bene pubblico un’area verde di 27 mila metri quadri per deliziare di un passatempo crudele. Per noi che sia a scopo amatoriale o commerciale non fa differenza, siamo contro ogni coercizione dei corpi e della volontà degli altri animali”.
Sulla polemica montata nelle scorse settimane relativa alla realizzazione della pista che andrebbe a rovinare l’area verde del Parabae e alla possibilità che questo tipo di attività possa attirare attività illecite, l’Enci ha chiarito: “Il progetto, già valutato e approvato dalla Sovrintendenza, punta al rispetto dell’ambiente e si inserisce nell’area Parabae dove è giù attivo un centro cinofilo che offre altre attività sportive. Inoltre - precisa l’Enci - nessuna utilità economica verrà tratta dall’investimento orientato alle finalità istituzionali di Enci che organizzare le verifiche zootecniche per il tramite delle associazioni specializzate di riferimento delle razze, esclusivamente per la valorizzazione e lo studio delle razze canine tutelate”.
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