Striscione di protesta dei giovani Comunisti
A palazzo dei Trecento: "Vogliamo lavorare diritti"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Blitz dei giovani del partito dei Comunisti Italiani di Treviso.
«Vogliamo lavorare diritti». È la scritta del maxi-striscione srotolato ieri mattina da Palazzo dei Trecento. Artefici dell’iniziativa dello striscione lungo sette metri una quindicina di giovani tra studenti e lavoratori precari. «Abbiamo voluto fare un gesto, che sarà replicato nelle prossime settimane in altri centri del Veneto, per richiamare l'attenzione sulle problematiche del lavoro per i giovani – spiega il segretario provinciale Angelo Squizzato. Nella provincia di Treviso la disoccupazione è a livelli mai raggiunti. Il report trimestrale di Veneto Lavoro ci descrive una realtà allarmante: 30mila posti di lavoro persi da giugno 2011 e lo stop delle assunzioni e delle promozioni a tempo indeterminato. A questo si aggiungono i tagli all'istruzione e alla ricerca con conseguente aumento delle tasse universitarie».
Intanto è in corso una raccolta di firme per un referendum che chiede il ripristino di diritti fondamentali come il non licenziamento senza giusta causa e la difesa della contrattazione collettiva nazionale.