TREVISO – Uno studente in ingegneria di buona famiglia, un insospettabile. Eppure aveva il vizio del furto.

La squadra mobile di Treviso è arrivata a lui, un 23enne residente a Trebaseleghe (Pd), dopo la denuncia di un furto subito da un 28enne trevigiano alle piscine comunali di Quinto.

Gli era sparito il portafogli dalla borsa con dentro due carte di credito. Una di queste, lo studente di Trebaseleghe era riuscito ad utilizzarla subito dopo il furto, la sera stessa del 25 novembre scorso, acquistando del materiale informatico per 630 euro. Proprio con quell’acquisto, però, si è fatto incastrare, nonostante avesse utilizzato dei dati inventati. Infatti la polizia è arrivata a lui grazie all’indirizzo IP del computer utilizzato in casa.

E una volta lì i poliziotti non hanno ritrovato solo il materiale informatico acquistato con la carta di credito rubata, ma anche un’altra carta di credito ed un codice di un’altra carta ancora scritto su un bigliettino.

Queste, però, non aveva fatto in tempo ad usarle per fare acquisti in internet: i possessori le avevano bloccate immediatamente. Si tratta di un 41enne trevigiano, pure lui derubato alle piscine di Quinto, e di una 32enne, quest’ultima derubata durante una sfilata nello stabilimento Benetton di Castrette.

Lo studente in ingegneria è indagato per furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito. Gli investigatori stanno effettuando accertamenti, i casi di furto potrebbero essere più di tre.

Matteo Ceron