FOTO: immagine invernale del bosco di faggi

MONTEBELLUNA – Di recente la florida tenuta agricola del Consorzio Bosco Montello, di cui fa parte anche il comune di Montebelluna è stata affidata, con contratto quinquennale a fonte di un canone di 125mila euro l’anno, ad una nota azienda vinicola locale: una circostanza che ha indotto i consiglieri del gruppo di minoranza L’Alternativa Giusta a formulare precise richieste di tutela del sito. Va rammentato che la tenuta contempla un esteso vigneto ma anche altri ambiti tra i quali un pregevole bosco.

“Ci permettiamo, avendo visitato l'area, di suggerire al Consorzio di vigilare affinché la manutenzione del bosco di faggi sia fatta con criteri naturalistici, vista la bellezza del piccolo bosco e la sua importanza ai margini di una monocoltura. Il legno morto, ad esempio, non è necessariamente da asportare, trattandosi di un microhabitat importantissimo per decine di specie, dagli insetti, ai picchi, ai micro-mammiferi, ai funghi”. I consiglieri Bortignon e Favotto avanzano inoltre delle proposte volte a valorizzare ulteriormente il sito.

“Suggeriamo il ripristino delle zone umide e degli stagni un tempo presenti nella tenuta, e ora interrati, e un'operazione a sostegno della biodiversità nel vigneto, quale l'impianto di qualche albero da frutto o dei caratteristici salici ad inizio filare. È vero che i vigneti di Giusti sono tenuti come giardini, ma forse fin troppo, visto cosa succede a Santa Croce, con doline perfettamente disegnate e tenute a prato inglese: forse qualche lembo di erba alta, qualche fiore per gli impollinatori, qualche bosco naturale e qualche albero a scandire i filari non danneggerà eccessivamente la produzione e consentirà la tutela della biodiversità del nostro amato Montello”.