La Tomba Brion e il suo restauro protagonisti di un docufilm presentato oggi a Venezia
Secondo la sindaco Busnardo, il documentario "Le Voyage d’Or" sull'opera più misteriosa di Carlo Scarpa, potrà contribuire al rilancio del territorio puntando sul turismo sostenibile.
ALTIVOLE - «Ho provato a mettere dentro qualche immaginazione poetica, per creare un certo tipo di architettura che potrebbe emanare un senso di poesia formale». Con queste parole Carlo Scarpa spiegava il progetto alla base del complesso funerario conosciuto come Tomba Brion, recentemente oggetto di un intervento conservativo realizzato sotto la guida di Guido Pietropoli, allievo e storico collaboratore dello stesso Scarpa.
La tomba e il restauro appena concluso sono i protagonisti di “Le Voyage d’or”, docufilm del regista Riccardo De Cal, che sarà presentato oggi alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, con replica il 24 giugno alle 20.45 a San Vito di Altivole, Parco Don Gnocchi.
Il documentario, un racconto di un percorso vissuto attraverso gli occhi e la sensibilità di una studentessa giapponese, vuole raccontare la storia di un luogo, del restauro e dei suoi protagonisti. È tuttavia anche un omaggio all’opera forse più ermetica e misteriosa di Scarpa, come dichiarato dal regista De Cal: «”Le Voyage d’Or”, ha un significato ben preciso. Nella cultura orientale viene ben riconosciuta la magia dell’oro, che persino nel buio più fitto sa scoprire e attirare pagliuzze di luce, allo stesso modo il Memoriale Brion brilla della stessa luce, incastonato e quasi nascosto nella campagna veneta».
Posto d’onore meritano le maestranze del restauro, dirette dall’architetto Pietropoli: alcuni artigiani, come i fratelli Paolo e Francesco Zanon, la Falegnameria Capovilla e il Laboratorio Morseletto, sono gli stessi che hanno lavorato 50 anni fa alla realizzazione della tomba, eretta dal 1970 al 1978, anno in cui Carlo Scarpa morì accidentalmente in Giappone.
«In questo progetto sono coinvolte aziende ed istituzioni nella promozione di questo capolavoro», sottolinea la sindaco di Altivole, Chiara Busnardo. «Tomba Brion è un “luogo del cuore” per chi vive nel nostro territorio ma ha un appeal internazionale. Un ringraziamento particolare va ad Ennio Brion e alla sua famiglia per gli investimenti e la cura di questo patrimonio a vantaggio dell’intera comunità». Dopo la presentazione alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è in programma un tour di proiezioni di respiro nazionale ed internazionale: «È l’occasione per promuovere l’opera e contribuire al rilancio del territorio puntando sul turismo sostenibile» conclude la prima cittadina.