Tonon e Mognol: è alleanza
Tra i due candidati «un accordo politico di legislatura»
| Claudia Borsoi |
Da sinistra, Mognol e Tonon
VITTORIO VENETO – L’accordo pre-elettorale per le primarie di coalizione si era chiuso con una fumata nera. Quello post elezioni del 25 maggio, prima del ballottaggio, si è invece chiuso con un “sì”. Ieri sera, giovedì, nella sede del Pd vertice tra la squadra che ha sostenuto Roberto Tonon e quella del candidato Alessandro Mognol, piazzatosi con un 10% al terzo posto.
L’annuncio dell’accordo, «un’alleanza per la città», tra Tonon e Mognol è arrivato nel pomeriggio di oggi, venerdì. Un accordo di cui si era parlato e che in molti, fin da lunedì, avevano dato per fattibile.
«Insieme cambieremo Vittorio – commentano Alessandro Mognol e Roberto Tonon – superando i quindici anni di malgoverno leghista che ha impedito ai cittadini di cogliere tutte le opportunità che la nostra città poteva offrire loro. Anni di autoreferenzialità e di arroganza di quel “paroni a casa nostra” che ha impedito a Vittorio di svilupparsi e ai cittadini di partecipare, realmente, alla costruzione del proprio futuro».
Un accordo politico che quindi, a circa una settimana dal ballottaggio, ridisegna le possibilità per Roberto Tonon di essere il nuovo sindaco della città potendo contare su quelle 1.520 preferenze ottenute dal candidato sostenuto dalle civiche Partecipare Vittorio e Un’altra Vittorio.
«I nostri programmi – aggiungono – mettono entrambi al centro la persona, i suoi bisogni, il lavoro, il rispetto dell’ambiente, l’attenzione a chi fa più fatica. Anche sulle scelte strategiche per la città, la realizzazione del traforo in primo luogo, abbiamo trovato una posizione comune: in attesa dell’esito dei ricorsi al TAR che potrebbero cassare l’intero progetto, manteniamo la nostra comune convinzione che quell’opera, così come prevista, non va bene. Il nostro impegno è quindi convocare immediatamente un tavolo con gli enti interessati e di avviare con la cittadinanza una sorta di “Stati Generali per Vittorio”, grazie ai quali definiremo un percorso per fasi capace di garantire la salvaguardia di Serravalle e, nel contempo, di tutelare i difficili equilibri ambientali».
«La maggioranza dei Cittadini – concludono Tonon e Mognol – con il voto dello scorso 25 maggio ha già scelto: Vittorio ha bisogno di cambiare, di dire basta a quella politica vecchia che, in questi anni, ha impedito lo sviluppo della nostra città, non ha difeso i posti di lavoro, ci ha isolati e fatto perdere tutti quei servizi essenziali che stanno alla base del concetto stesso di qualità della vita. Con il voto dell’8 giugno andiamo a confermare il cambiamento per dire basta alle bugie sul bilancio e sui derivati, basta alle parate ad effetto, basta con la cementificazione del territorio, basta con una cultura di governo per la quale i cittadini sono relegati al ruolo di spettatori di scelte prese all’interno di stanze chiuse tra i soliti noti».