Treviso, dal Pnrr oltre 7milioni per i progetti destinati al sociale
L'assessore Tessarolo: "Andranno per il sostegno a famiglie, bambini, anziani non autosufficienti, disabili"
| Isabella Loschi |
L'assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo
TREVISO - Tutti e 15 i progetti presentati e destinati al sociale, con capofila il comune di Treviso, hanno ottenuto il finanziamento del Pnrr. Complessivamente ben 7.156.500 euro. Un lavoro che ha visto l’impegno del comune di Treviso e di tutti gli altri 36 comuni dell’ambito nella creazione di progettualità triennali, fino a giugno 2026, per il sostegno alle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità: famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, persone con disabilità, persone in condizione di povertà estrema.
“Siamo veramente felici di aver ottenuto questi importanti finanziamenti - ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo. - Un risultato frutto di un’azione sinergica che ha visto collaborare in primis gli uffici del nostro Comune, capofila d’ambito, con gli assessorati alle Politiche Sociali e alla Next Generation oltre al settore Politiche comunitarie, per la parte relativa allo sviluppo della progettazione, insieme ai servizi sociali, per il coordinamento dei lavori all’interno dell’Ambito Territoriale, ma soprattutto un grandissimo lavoro di cooperazione di tutti i 37 comuni dell’ambito. I progetti che verranno finanziati serviranno un bacino di 420.000 abitanti”.
Tra i progetti c’è la realizzazione di una struttura per le persone senza dimora e le famiglei in condizioni di povertà estrema, che breve una presa in carico dei servizi sociali comunali dell’Ambito ( 710mila euro). Un progetto da 2,4 milioni riguarda l’autonomia degli anziani non autosufficienti e prevede investimenti per alloggi e attrezzature tecnologiche per garantire agli utenti vita autonoma e indipendente, sempre garantendo i servizi accessori e la continuità dell’assistenza.
E ancora un milione è destinato per i Centri servizi di dimensioni medio-piccole per il contrasto alla povertà aperti alla cittadinanza al cui interno potrà svolgersi una limitata accoglienza notturna; 330mila euro per il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione attraverso le “dimissioni protette” ospedaliere con programmi di intervento concordati tra varie figure professionali e altri 210mila euro per la prevenzione del fenomeno del “burn out” tra gli operatori sociali e mira fornire gli strumenti di individuazione sul nascere di fattori di stress lavorativo e a prevenirli.