"La tutela della salute pubblica sarà una priorità anche in relazione alla coltivazione della vite”
Sottoscritta la convenzione per il PATI (Piano di assetto del territorio intercomunale) dell’area del Montello e del Montelletto
MONTEBELLUNA - Entro un anno e mezzo i sei comuni che orbitano su Montello e Montelletto avranno un piano collettivo per la gestione del territorio. Stop a norme che cambiano da un Comune all’altro, all’insegna di un trattamento più equo per i cittadini. Aspetti come vigneti e altre coltivazioni saranno vagliati con la consapevolezza che è in atto un grande cambiamento culturale rispetto a questi temi.
“Montello e Montelletto sono territori di pregio sopravvissuti all’alluvione edilizia”: ha detto oggi il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero all’incontro con i colleghi che hanno firmato a Villa Pisani di Biadene, la convenzione, vale a dire: Chiara Mazzocato di Caerano di San Marco, Marianella Tormena di Crocetta del Montello, Maurizio Cavallin di Giavera del Montello, Fabio Vettori di Nervesa della Battaglia e Paolo Guizzo di Volpago del Montello.
A motivare la scelta, hanno spiegato i sindaci, le istanze dei cittadini di rendere più aderenti alle necessità del territorio e delle comunità strumento quali il Piano d’Area, la Rete Natura 2000 e i diversi Piani regolatori comunali. “Avremo così modo di ridisegnare la cartografia, che per quanto riguarda Rete Natura 2000 considerava le aree in modo poco puntuale (con macro-riferimenti di 7 o 8 km) – ha puntualizzato Guizzo di Volpago mentre la Mazzocato di Caerano ha sottolineato -. La tutela della salute pubblica sarà una priorità anche in relazione alla coltivazione della vite”.