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22 dicembre 2024

Nord-Est

Uccide moglie, padre e si spara

Duplice omicidio-suicidio programmato

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Uccide moglie, padre e si spara

VERONA - Tre colpi di pistola alla moglie, altri tre al padre (99enne invalido) e infine un solo proiettile contro sé stesso, dopo aver chiamato il 113 dicendo "Qui c'è un cadavere, tra poco ce ne sarà un altro...". In un'ora e mezza Dario Fusini, 66 anni, ha cancellato le sue angosce in un raptus di violenza, le cui cause ha tentato di spiegare in due lettere, una ai familiari, l'altra alle forze dell'ordine, lasciate sopra il tavolo della casa di Negrar dove ha freddato la moglie Luciana Roveda, sposata in seconde nozze.

 

Avevano entrambi dei figli, due la donna, ed un maschio Dario Fusini, nati dai precedenti matrimoni. Luciana Roveda è stata uccisa nella taverna di casa, una bifamiliare signorile nella quale conviveva da una decina d'anni, pare in armonia, con il nuovo consorte. I vicini di casa non hanno sentito il rumore degli spari. Roveda era una casalinga, Fusini un commerciante. Dell'uomo non risulta in passato alcuna segnalazione alle forze dell'ordine: deteneva regolarmente la pistola semiautomatica cal.45 usata per la strage.

 

I carabinieri del reparto operativo di Verona hanno trovato la donna riversa supina sul pavimento, vestita, e con tre ferite allo stomaco. Sopra le due lettere nelle quali Dario Fusini spiega di aver pianificato il suo gesto facendo riferimento a problemi gravi di salute che avrebbero minato il suo fisico, ma anche la moglie e il padre. Le missive sono state raccolte dalla sezione investigazione scientifica dell'Arma, assieme ad altri reperti che saranno oggetto del fascicolo che verrà unificato assieme a quello della polizia e consegnato al magistrato.

 



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Stefania De Bastiani

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