Una ditta trevigiana coinvolta nella realizzazione del nuovo ponte a Genova
| Gloria Girardini |
PAESE - Si chiama “elicoidale Morandi”, ed è la rampa di raccordo tra il nuovo ponte San Giorgio di Genova (ex Morandi), che verrà inaugurato oggi nel capoluogo ligure, e la A7 e A10. La struttura era stata progettata e costruita da Riccardo Morandi contemporaneamente al ponte crollato il 14 agosto del 2018 e con la sua ristrutturazione contribuirà a togliere dal blocco, al quale sono costretti da due anni, i cittadini genovesi che dal capoluogo ligure sono diretti a Milano. Anche qui nel febbraio scorso erano state rilevate criticità strutturali che dovevano essere sistemate per rendere possibile l'apertura del nuovo ponte San Giorgio. Per rimettere in sicurezza e praticare una riqualificazione radicale dello svincolo, dallo scorso dicembre hanno operato a Genova una dozzina di addetti di “Euroedile”, società dei ponteggi speciali di Postioma di Paese. Uno in particolare “Un ponteggio elettrico per la ristrutturazione dei muri laterali, mai montato prima su una pendenza vicina al 40%- fa sapere il titolare Nereo Parisotto -Ma anche il montaggio di strutture sospese al servizio di altre imprese impegnate sulle opere di ripristino del viadotto senza interferire con le attività che si svolgono al livello superiore e senza dover montare il castello di impalcature da quota zero”.
“Qui a Genova siamo riusciti a terminare i lavori a noi richiesti addirittura in anticipo rispetto ai tempi previsti– ha spiegato Nereo Parisotto – ed i fattori determinanti sono stati molteplici. L’emergenza coronavirus ci aveva fatto temere il rallentamento del cantiere. A nostro favore la deroga governativa allo stop delle attività nel cantiere Morandi; le condizioni meteorologiche favorevoli e sicuramente l'alta specializzazione del nostro personale e la buona progettazione preventiva ci hanno consentito di proseguire speditamente i lavori e portarli a termine prima di quanto preventivato”.