Lo stabile ex Simonetti vicino a Porta Carlo Alberto

TREVISO - L’area ex-Enel in centro storico a Treviso, lo stabile ex Simonetti a due passi da porta Carlo Alberto, l’ex consorzio agrario lungo il Put e ancora il fabbricato vicino alla sede della Provincia in via Cal di Breda, originariamente sede del brefotrofio, istituto che accoglie e alleva i neonati illegittimi o abbandonati. Ma anche la villetta in stile liberty lungo viale IV Novembre a Fiera, chiamata casa “dell’Americano”. Cos’hanno in comune tutti queste strutture? Sono buchi neri della città.

Palazzi in abbandono e aree dismesse, sia pubbliche che private, che non hanno più avuto un ruolo per la città e su cui non c’è, al momento, alcun piano di riqualificazione. Ma i siti in disuso a Treviso e non solo, sono tantissimi. E spesso di questi immobili non si conosce la storia o il valore storico artistico.

Per questo a 5 ragazzi trevigiani, tutti studenti universitari under 25, è venuta l’idea di mapparli tutti, o quasi, e mostrare quanto “potenziale” da rigenerare c’è a Treviso, senza dover per forza costruire ancora. “Potenziale Treviso” è il progetto lanciato solo un mese fa dai trevigiani Tommaso Marcuzzo, studente di Ingegneria al Politecnico di Milano, Edoardo Chiarenza studente di Scienze politiche a Padova, Giovanni, Massimo e Lorenzo.

“Tante volte ci siamo ritrovati a osservare palazzi e strutture lasciati a loro stessi - spiega Tommaso - per questo ci è venuta l’idea di mappare e raccogliere informazioni sugli edifici abbandonati potenzialmente recuperabili. L’obiettivo è raccogliere e mappare più edifici possibili, sia di Treviso che dei comuni limitrofi, per poi espanderci a tutta la Provincia, e sensibilizzare le amministrazioni sulla rigenerazioni urbana e contro il consumo di suolo”.

Per fare questo i cinque studenti hanno realizzato un sito web, www.potenzialetreviso.it , strutturato come un archivio, contenente foto e informazioni e invitano tutti i cittadini a contribuire alla mappatura. In che modo? “Attraverso il sito web abbiamo creato una sezione “aiutaci”, dove saràpossibile per qualunque cittadino segnalare nuovi luoghi, con foto e indirizzi, che saranno poi oggetto di ricerche e successivamente inseriti nell’archivio”.