Una visione sulla Conegliano del futuro
Venerdì 19 aprile il nuovo incontro organizzato dal Circolo Culturale Conegliano
CONEGLIANO - Gli interrogativi sullo sviluppo delle città del futuro sono quanto mai attuali: un insediamento che si voglia dire moderno e funzionale non può non cercare di esserlo nel senso più completo, ampliando l’analisi delle problematiche in ogni settore. Come sarà la Conegliano del futuro? Negli ultimi anni sono state prospettate varie soluzioni, promesse e progetti che hanno riempito le pagine dei giornali come gli auditorium, nella speranza di poter trovare la giusta via per recuperare spazi abbandonati cittadini. E’ un argomento appassionante e che ha la caratteristica di essere in continuo aggiornamento, le nuove tecnologie dimostrano ogni giorno come la ricerca scientifica sia in perpetua evoluzione, abbattendo barriere fino a pochi anni fa impensabili.
In effetti, il vorticoso cambiamento degli ultimi cinquant’anni ha segnato pesantemente la vita dei centri storici e delle periferie, quanto quello delle frazioni. Una problematica su tutte, l’energia, che nel volgere di pochi decenni ha portato di fatto alla quasi scomparsa del legname come fonte energetica unica e principale, con l’affacciarsi nel mercato prima dei combustibili fossili, quindi dell’elettrico e, infine, del green, con generazione di energia utilizzando il solare o i venti. Un progressivo cambiamento che ha modificato profondamente anche gli stili di vita, con una nuova dimensione sia dello spazio abitativo privato, la casa, come degli ambienti comuni, siano essi di lavoro o pubblici. In quest’ottica, il Circolo Culturale Conegliano ha deciso di affrontare il tema della città del futuro con una serie di incontri pubblici, aperti alla cittadinanza, dove esperti del settore espongono la propria esperienza in materia di territorio, ambiente ed energia.
Dalla designazione Unesco per le Colline del Prosecco, con la necessaria conservazione del paesaggio antropizzato, sino al recupero delle vecchie aree dismesse, passando per la viabilità e la demografia. Una città come Conegliano ha visto, nel corso degli ultimi anni, crescere in modo esponenziale la presenza di turisti, ma allo stesso tempo congelare l’incremento demografico. Il Presidente del Circolo Culturale Conegliano, il dott. Luciano Finesso, ci ha parlato della necessità di ricercare soluzioni anche per la città del Cima, ora che si affacciano una serie di cambiamenti che potrebbero mutare radicalmente il volto della città. La città va coinvolta e interrogata, perché le problematiche del territorio, dell’ambiente e dell’energia sono tematiche comunitarie, non individuali. La ricerca di una sempre maggiore tecnologia talvolta cozza con le disponibilità e il rispetto ambientale. Viene quindi normale pensare a come le nostre città conservino angoli abbandonati ma ricchi di storia, di come un territorio sia l’evoluzione di esperienze umane differenti.
Negli ultimi vent’anni la città non ha visto una crescita degli abitanti, piuttosto una leggera flessione con, di contro, un vertiginoso incremento nei comuni satelliti, che permettono costi più contenuti delle case. In effetti, a Conegliano esistono molte abitazione sfitte, ma sembrano non contribuire all’incremento demografico; di fatto, in città la crescita è appena sotto lo zero e rappresenta un problema da affrontare. Quali sono le città che vogliamo nel futuro? Perché una città deve essere lo specchio del proprio territorio, per cui non vanno sprecati né ignorati quei legami che reggono una società sana, ma allo stesso tempo si devono rendere gli insediamenti vivi, sostenibili e rispettosi della storia. L’appuntamento di venerdì 20 aprile 2024 alle 20.30 permetterà agli interessati di seguire i contributi di esperti del settore, quali l’arch. Danilo Gerotto, che parlerà di Conegliano come città metafora del nordest, l’avv. Lorenzo Mingatti, che parlerà di mobilità e l’ing. Francesco De Bettin, che affronterà il tema delle nuove forme energetiche. Modererà l’incontro l’avv. Bruno Barel, procuratore di San Marco, con ulteriori contributi portati da studenti del liceo Marconi che hanno voluto cimentarsi sul tema: “Voci dal futuro, sogni e qualità della vita”.
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