VENDRAME VOLA SUL TETTO D’ITALIA
Ad Ancona, con 2.03, Tobia si è laureato campione nazionale allievi
VITTORIO VENETO - Trentatré anni dopo Paolo Borghi, spicca il volo un altro fenicottero di Marca. L’exploit di Tobia Vendrame non se l’attendeva proprio nessuno, e per questo è ancora più bello.
Sabato sera, ad Ancona, al termine della prima giornata dei campionati italiani giovanili indoor, la maglia tricolore del salto in alto allievi è finita sulle spalle di un sedicenne di Cimadolmo, appena tesserato dalla Jäger Vittorio Veneto, che l’ha prelevato da una piccola società opitergina, la Polisportiva Padana, attiva soprattutto nel panorama Csi.
Tobia Vendrame non è altissimo (meno di 1.80), ma ha la dinamite nei piedi. E appena il suo nuovo tecnico, il vittoriese Giampaolo “Scotti” Scottà, gli ha sistemato la rincorsa, lui ha iniziato a volare. Prima dei Tricolori aveva un personale, fresco fresco, di 1.95.
Ad Ancona si è migliorato di 8 centimetri in un colpo solo, salendo sino a 2.03 e poi fallendo di un soffio i 2.05 che, nella graduatoria italiana all-time di categoria, l’avrebbero affiancato ad un trevigiano illustre: Paolo Borghi, classe 1961, ancora primatista italiano juniores sia al coperto che all’aperto. I tecnici in tribuna sono rimasti a bocca aperta.
Scottà compreso: “Negli ultimi tempi Tobia si è allenato pochissimo, giusto per dare una regolata alla rincorsa. A gennaio ha fatto addirittura la settimana bianca. Ha un piede formidabile, ma non mi spettavo un miglioramento di questo tipo, al massimo pensavo potesse arrivare a 1.98.
Ora però, prima della fine dell’inverno, puntiamo ai 2.05. Ad Ancona li ha falliti veramente di poco”. Nella rassegna tricolore la Jäger ha presentato anche Alex Da Canal, 12° nei 60 promesse in 7”05, e un altro altista, Stefano Fantin, 11°, con 1.90, nella gara juniores. In campo femminile, assente l’influenzata astista Francesca D’Andrea, l’Atletica Industriali Conegliano ha colto un bel 15° posto con Eleonora Morao nei 60 promesse.