IL VENETO VUOLE LA CANNABIS. A SCOPO TERAPEUTICO
Tetto finanziario di 100 mila euro (per il 2012) per distribuire in ospedali e farmacie preparati a base di cannabinoidi
| Emanuela Da Ros |
VENEZIA -A nord del Veneto spicca la monocoltura del Glera (ovvero del vitigno che dà i grappoli al prosecco), a sud del Veneto - nel Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo - potrebbe presto esserci una coltivazione (legale, per carità!) di marjiuana.
La quinta commissione consiliare del Veneto ieri ha infatti approvato la distribuzione gratuita negli ospedali e nelle famacie di preparati a base di cannabis. La proposta di legge che era stata presentata da Pietrangelo Pettenò ha avto il consenso collettivo a Palazzo Ferro Fini e quindi, nei prossimi mesi (a meno che il governo non intralci l'iniziativa, già adottata dalla Toscana), i farmaci derivati dalla cannabis e utilizzati nella terapia del dolore o in malati di Sla e di distrofia muscolare dovrebbe pagarli la Regione. E magarli produrli "in casa", anziché importarli dall'estero come avviene dal 2007 (quando è diventato legale l'uso della cannabis in Italia a scopo terapeutico).
Per diffondere i farmaci con il principio attivo della cannabis, la Regione ha stabilito di investire, per i prossimi mesi del 2012, 100mila euro. Inoltre la legge prevede una convenzione con il Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.