Treviso - Due pattuglie al posto di una. Non è una nuova “promozione”, ma la nuova iniziativa in ambito di pubblica sicurezza messa in campo dal Comune di Treviso e dalla Polizia. L’iniziativa è stata presentata stamani a Ca’ Sugana dal sindaco Gobbo e dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Treviso, Andrea De Checchi, e dal questore di Treviso, Carmine Damiano. Le due istituzioni hanno messo a punto nuova forma di collaborazione che vedrà operare congiuntamente, soprattutto nel tardo pomeriggio e fino a notte, i vigili urbani e i poliziotti per rendere più efficace il presidio del territorio, compresi i pubblici esercizi, e l’intervento in caso di incidenti o di repressione di eventi criminosi.

E anche quando i vigili si troveranno ad operare da soli, saranno in grado di relazionarsi con maggiore efficacia avendo la possibilità di richiedere ai poliziotti dati sensibili su persone o attività commerciali in possesso solo della polizia. L’assessore Andrea De Checchi, commenta così l’iniziativa: “Si tratta di un progetto pilota, forse fino ad ora l’unico in Italia. Con il questore abbiamo più volte organizzato servizi congiunte a visto l’ottimo bilancio abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento di dare sistematicità a questo esperimento.

Siamo convinti che raddoppiare le nostre forze non rispetti la legge matematica del due più due uguale quattro, ma in questo caso può equivalere a sei o a otto. Siamo convinti che i risultati saranno molto buoni”. Molta soddisfazione anche da parte del questore di Treviso, Carmine Damiano. “Ritengo sia opportuno fare degli sforzi congiunti e lavorare insieme. Dopo i numerosi interventi congiunti degli ultimi giorni fra Polizia Locale e Polizia di Stato abbiamo ritenuto di far diventare questa collaborazione organica e giornaliera.

In questo modo vengono a sommarsi le potenzialità delle due istituzioni per migliorar le condizioni di sicurezza dei cittadini e quindi la qualità di vita” Meglio vedere le ronde oppure la pattuglie congiunte? “Le pattuglie congiunte o disgiunte ci sono sempre state. Per quanto riguarda le ronde ora è una legge dello Stato, quindi siamo tenuti ad osservare le leggi dello stato, compresa questa istitutiva delle ronde. Questa iniziativa, spiega il questore, serve, soprattutto, a far si che tutte le leggi dello stato vengano rispettate, sia quelle che prevedono sanzioni di carattere penale che amministrativo, comprese tutte le violazioni del codice della strada.

In foto due momenti della conferenza stampa di stamani.