TREVISO - Una serata con un amico tunisino si é trasformata in una notte di violenza per una 19enne: dopo gli abusi e la segregazione in una camera d'albergo di Treviso la donna è stata riaccompagnata a casa con l'intimazione di non raccontare l'accaduto.

L'uomo, F. M., 31 anni, già espulso e rientrato in Italia con la scusa di essere il badante di uno zio di 41 anni, é stato arrestato dagli agenti della squadra mobile dopo circa un mese di indagini. La ragazza, una albanese residente in un comune del trevigiano, conosceva da un anno il tunisino e aveva accettato di uscire insieme a lui e a una coppia di suoi amici.

Avevano trascorso la serata in un locale poi l'altra coppia ha annunciato l'intenzione di prendere una stanza in un albergo. Anche il tunisino raggiunto l'hotel ha detto all'amica di voler prendere una camera. Appena la giovane è entrata nella stanza dell'immigrato, quest'ultimo l'ha aggredita. L'albanese ha tentato di far intervenire un'amica inviandole un sms, che però non è stato letto data l'ora. Finito l'incubo e tornata a casa, la giovane ha raccontato la violenza prima alla sorella e poi la Polizia.