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24 dicembre 2024

Castelfranco

Il virologo Palù e le prossime pandemie: "Stiamo violando nicchie ecologiche. I nuovi virus verranno da lì"

Il presidente dell'Aifa, ospite qualche giorno fa a Castelfranco, ha ripercorso questi due anni della pandemia, valutandone gli errori commessi ma anche le soluzioni da adottare

| Leonardo Sernagiotto |

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| Leonardo Sernagiotto |

Virologo Giorgio Palù

CASTELFRANCO - Come affronteremo noi – o i nostri discendenti – la prossima pandemia che certamente, prima o dopo, colpirà il genere umano? A rispondere è il professore Giorgio Palù, virologo e presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ospite qualche giorno fa a Castelfranco per presentare il suo ultimo libro, scritto per riflettere con maggiore obiettività su quanto accaduto in questi due ultimi anni.

Secondo Palù, i comportamenti irrazionali, di negazionismo o di complottismo, che eravamo abituati a confinare alle società del passato ma che sono riemersi in questi mesi, permarranno sempre in noi. L’uomo è infatti un animale che, pur essendosi evoluto per 4-5 milioni di anni, vede prevalere una certa parte del cervello, quella meno razionale e più emotiva, che lo ha aiutato a valutare rischi e pericoli in pochissimi attimi di secondo.

Per superare paure e atteggiamenti ancestrali, è dunque fondamentale una buona educazione scientifica, così come una corretta comunicazione, basata sulla valutazione dei dati scientifici e operata da personale specialistico, con curriculum adeguato alla materia trattata. La comunicazione istituzionale inoltre deve essere sobria, fatta da pochissime persone (come avvenuto nel Regno Unito o in Germania).

Riguardo la prossima pandemia, è necessario considerare come il mondo sia sovrappopolato e iper-connesso: non c’è territorio che sia in isolamento totale e che non sia in comunicazione con il resto del mondo. “La nuova pandemia verrà sempre dagli animali o dall’ambiente, che stiamo sfruttando, sovrappopolando: stiamo violando delle nicchie ecologiche, con la costante interazione e scambio di batteri e virus tra specie selvatiche e specie domestiche” commenta Palù.

Tuttavia, il lato positivo è dato dagli enormi passi avanti compiuti dalla scienza, soprattutto in Occidente, che ha visto sviluppare in tempi velocissimi i vaccini basati sulla tecnologia a mRNA. “I vaccini occidentali sono efficacissimi, cosa che né la Cina, né la Russia sono riuscite a fare, dato che i loro vaccini sono risultati inefficaci, tanto che la Cina sta comprando dosi da Pfizer” dichiara il direttore dell’AIFA, che invita a non perdere la coscienza critica offerta dalla filosofia e dalla cultura umanistica.

 


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Leonardo Sernagiotto

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