Vittorio Veneto ha dato l'ultimo saluto al vescovo emerito Alfredo Magarotto
Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha celebrato le esequie in cattedrale
| Claudia Borsoi |
![Feretro vescovo Alfredo Magarotto Feretro vescovo Alfredo Magarotto](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/feretro1.jpg?itok=D8pL6Pql)
VITTORIO VENETO – Cattedrale di Ceneda gremita quest’oggi pomeriggio, mercoledì, per il funerale del vescovo emerito di Vittorio Veneto Alfredo Magarotto, deceduto il 22 gennaio a 93 anni.
«Il vescovo Alfredo era una persona pacata, discreta, misurata e, nello stesso tempo, determinata e ferma, tutt’altro che debole o arrendevole – ha sottolineato il patriarca di Venezia Francesco Moraglia nel corso dell’omelia -. La mitezza e la discrezione, prima che uno stile, erano il suo modo d’essere e facevano accettare anche le sue posizioni ferme e determinate come si richiede a chi serve la comunità, guidandola, come pastore».
Monsignor Moraglia ha poi ricordato i modi garbati del vescovo emerito, la preghiera come suo fondamento di vita, la sua presenza nelle diverse comunità diocesane. «Rimane, in chi lo ha avuto come vescovo, il ricordo vivo del contatto personale. Stava fra la gente e con i preti, sempre, con tratto sacerdotale» ha sottolineato il patriarca di Venezia.
In Cattedrale numerosi i sacerdoti delle diocesi di Vittorio Veneto, Padova e Chioggia, una dozzina i vescovi e poi diaconi, consacrati e consacrate, numerosi laici. Per la città di Vittorio Veneto, presente anche con il labaro, c’era il vicesindaco Gianluca Posocco. Numerosi i messaggi di condoglianze arrivati in questi giorni al vescovo Corrado Pizziolo, da quello del governatore Luca Zaia a quello del cardinale Pietro Parolin accompagnato dalla preghiera e dalla benedizione apostolica del Papa.
Al termine della funzione, la salma di monsignor Magarotto ha raggiunto il castello, dove è stata tumulata nella tomba dei vescovi.