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14 agosto 2024

Montebelluna

Volpago sotto shock: Terna annuncia gli espropri

Un fulmine a ciel sereno per gli abitanti che hanno appreso dalla carta stampata che perderanno le loro proprietà

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Terna

VOLPAGO DEL MONTELLO – Due pagine di quotidiano cartaceo ieri hanno riportato le centinaia di nomi dei cittadini che saranno espropriati per la costruzione della stazione elettrica Terna a Volpago del Montello. “Particelle soggette al vincolo preordinato all’esproprio per la futura stazione elettrica Volpago, alle opere afferenti e relativi mascheramenti ambientali (esclusi beni demaniali indisponibili che saranno soggetti a concessione)”: riporta testualmente l’avviso che in paese ha sortito l’effetto di una doccia fredda. La notizie è corsa rapidamente su WhatsApp, pare infatti che agli interessati non sia arrivata una comunicazione in proposito. A Volpago la comunità è scossa per la notizia che in verità riguarda non solo il comune montelliano ma anche Giavera, Trevignano, Ponzano, Povegliano, Paese, Scorzè, Noale, quindi in tutto otto comuni in buona parte in provincia di Treviso e due del Veneziano. L’elenco di chi verrà espropriato è di quelli da far strabuzzare gli occhi: sono centinaia le persone che compaiono nell'elenco. A Volpago sono decine; il sindaco interpellato sulla questione si ripromette di avvertire gli interessati, qualora non fossero al corrente della cosa.

Terna nell’avviso riporta anche le ragioni dell’opera che costerà le proprietà a centinaia di cittadini. «Perché serve realizzare l’opera. Terna, in ottemperanza alle necessità indicate nel Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale, considerato i ridotti margini di sicurezza ed inadeguata capacità di trasporto per l’alimentazione dei carichi, che caratterizzano attualmente le porzioni di rete 220 kV tra i nodi di Soverzene e Scorzè e la rete 132 kV tra i nodi di Polpet, Cordignano, Scorzè e Venezia Nord, vincolando l’esercizio rete ad assetti radiali e/o a determinati assetti smagliati che non consentono di aver adeguati margini di copertura del rischio di disservizi diffusi nell’area, con particolare riferimento alle condizioni attuali di esercizio della rete 132 kV, ha previsto di realizzare una nuova iniezione di potenza verso le rete 132 kV, mediante la realizzazione di una nuova stazione 380/220/132 kV, equipaggiata di trasformazioni 380/132 kV, connessa in entra-esce all’elettrodotto 380 kV Sandrigo – Cordignano ed apportunamento raccordata alla rete 220 kV e 132 del trevigiano».

Va ricordato che da anni a Volpago del Montello i cittadini e l’Amministrazione comunale si oppongono all’opera. Ma che oramai la “minaccia” fosse incombente era nell’aria dato che è recente la notizia che Terna che chiesto al «Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Dipartimento Energia, Direzione Generale Infrastrutture e sicurezza e Dipartimento Sviluppo Sostenibile, Direzione Generale Valutazioni Ambientali l'autorizzazione… alla costruzione ed all'esercizio dell'intervento: “Nuova stazione 380/220/132 kV Volpago e riassetto rete”», ricorda testualmente l’avviso. Quindi la società elettrica ha comunicato l'avvio del procedimento relativo all'intervento e contestualmente è stata indetta la conferenza di servizi, nell’ambito della quale, entro il termine perentorio di 75 giorni, «le Amministrazioni coinvolte dovranno rendere le proprie determinazioni relative al progetto in autorizzazione». Poco più di una settimana fa il Consiglio comunale di Volpago del Montello ha quindi approvato un documento, con il quale si chiede di sospendere il procedimento, per avere ulteriori chiarimenti.

Terna rammenta nell’avviso i termini di legge in relazione agli espropri: «Ai sensi degli artt. 11 e 52 ter del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. e dell'art. 7 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, che i fondi interessati ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, all’imposizione in via coattiva della servitù di elettrodotto e all'occupazione temporanea ai sensi dell'art. 49 del D.P.R. 327/2001, sono distinti in catasto dai seguenti numeri di foglio e particelle con indicati, ove disponibili, gli ulteriori dati di intestazione quali: la denominazione dell'intestatario o avente causa dello stesso, data e luogo di nascita, Codice Fiscale o Partita Iva». Ora resta da capire come intenda muoversi l’Amministrazione comunale e cosa faranno i cittadini riunitisi da tempo nel Comitato VolpagoAmbiente proprio per contrastare grandi opere come la stazione elettrica di Terna.

 



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