Zanoni: “L’ultima ordinanza di Zaia ha provocato un caos”
Il consigliere regionale afferma che la nuova ordinanza regionale abbia causato disagi in tutto il Veneto
VENETO – Il consigliere regionale Andrea Zanoni biasima i contenuti dell’ultima ordinanza del presidente Zaia, che sostiene abbia ingenerato caos mettendo in difficoltà anche le forze dell’ordine costrette a multare quanti sono usciti dal comune di residenza, per raggiungere le seconde case, con l’intento di coltivare gli orti. Ma ecco le affermazioni con cui il consigliere Pd spiega la sue ragioni.
“Zaia ottiene sempre l’obiettivo di far parlare di sé, questa volta però secondo me l’ha fatta fuori dal vaso. Con la nuova ordinanza ha stabilito che si possono coltivare gli orti di proprietà dichiarando alla stampa che “A prescindere dove si trovi l'orto uno può andare a coltivarselo. Non c'è il limite comunale per capirci". Questo ha messo in moto per la giornata di oggi e di domani migliaia di veneti per raggiungere la seconda casa in montagna e collina mettendo in difficoltà le forze dell’ordine. Oggi mi ha chiamato un carabiniere forestale chiedendomi l’ordinanza perché stavano sanzionando decine di auto di persone che affermavano di andare a coltivare l’orto nella seconda casa perché Zaia aveva dato il via libera".
Quindi conclude: "Ricordo a tutti che le norme nazionali prevalgono su quelle regionali e che l’articolo 1 dell’ordinanza del 22 marzo 2020 dei Ministri della Salute e dell’Interno prevede il divieto di spostamento in comuni diversi da quello di residenza con l’eccezione del lavoro, urgenze e salute. Invito Zaia a stare attento a quello che dice perché sta creando troppa confusione mettendo in difficoltà i cittadini e soprattutto le forze dell’ordine”.