TREVISO – Rinuncia agli incarichi di consigliere provinciale e comunale per dedicarsi full time all'Eutopa, dando ad altri la possibilità di fare esperienza. E per per dare l’esempio a chi è pervicacemente incollato a due, tre e più poltrone. Andrea Zanoni, dal 12 settembre europarlamentare nelle fila dell’Italia dei Valori al posto di Luigi De Magistir, eletto sindaco di Napoli, avrebbe potuto tenere tutti gli incarichi, infatti non c’era incompatibilità, ma ugualmente ha lasciato il recente incarico di consigliere provinciale e quello di consigliere comunale di Paese.

In Provincia gli subentra Gianluca Maschera, coordinatore provinciale di IdV, e a Paese Cristina Fucile. “Muraro e Pietrobon non pensino di essersi tolta una spina nel fianco. Continuerò a seguire le vicende locali tramite chi ha preso il mio posto con cui faremo filiera per avere ancora più forza. Vorrei che il mio esempio fosse seguito da tutti quei colleghi trevigiani e non che sono sindaci e parlamentari, o sindaci e assessori provinciali”.

Da sin. Gianluca Maschera, Andrea Zanoni e Cristina Fucile.

Zanoni, unico europarlamentare veneto del centrosinistra, ha intenzione di far parlare di Treviso a Bruxelles dove porterà molte questioni locali a cominciare dall’inquinamento da mercurio delle falde acquifere, una questione che non è più sulle pagine dei giornali, ma che persiste da 10 anni. L’esponente dell’IdV, ambientalista da oltre vent’anni, sta preparando anche un’interrogazione sul problema dello smog e dei continui sforamento di Pm10.

Vuole interrogare l’Europa anche sul problema dei pesticidi irrorati sulle viti di prosecco e su molte altre questioni ambientali e di tutela della salute e degli animali, da sempre suoi cavalli di battaglia. “Le istituzioni europee che sono molto più serie di quelle italiane e vanno a fondo dei problemi e potrebbero anche decidere di aprire dei fascicoli con le relative sanzioni in caso di infrazione”.

Zanoni e l’IdV ringraziano i trevigiani per la numerosa partecipazione ai banchetti per la raccolta firme contro l’attuale legge elettorale: in 4 mila hanno chiesto di abolirla e promettono battaglia anche sulla questione aeroporto.

“Premesso che lo scalo trevigiano è fonte di sviluppo e di benessere economico, come esponente IdV e come storia personale non posso che stare dalla parte della legge che è stata spesso violata dalle autorità locali, prova ne è lo stop imposto dal Tar, che hanno concesso permessi di costruire nelle fasce di rispetto. Lo stesso dicasi per la viabilità” ha detto il parlamentare, mentre Maschera chiede alla Provincia di farsi parte attiva e di non continuare a restare spettatrice su una questione così importante per il territorio affinché lo scalo possa riaprire in tempi rapidi.