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23 aprile 2024

Castelfranco

«Baldin deve restare»: i commercianti raccolgono firme

Le iniziative culturali del Museo Casa Giorgione hanno inciso anche sugli incassi dei negozi

| Matteo Ceron |

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«Baldin deve restare»: i commercianti raccolgono firme

CASTELFRANCO – I commercianti l’hanno capito: se non ci sono eventi la gente in centro non arriva, se non si punta sulla cultura la città è destinata a morire. Proprio per questo hanno deciso di promuovere una raccolta firme per far rimanere il direttore del Museo Casa Giorgione, Luca Baldin.

In poco più di un anno di lavoro, insieme al team del museo, è riuscito a creare un certo fervore in centro. Concerti, mostre, laboratori per bambini e famiglie, persino gli aperitivi in museo… È questo che fa muovere la gente.

E se non ci sono figure capaci di smuovere le acque con proposte intelligenti Castelfranco sarà sempre più deserta. A fine anno il contratto di Baldin scade e l’amministrazione comunale non sembra intenzionata a rinnovarlo.

 

Non ha dubbi sul fatto che il direttore debba rimanere Paolo Zanon, titolare dell’Hotel Alla Torre e presidente dell’associazione dei commercianti Dentro Centro: è lui che sta portando avanti la petizione.

«L’attività del Museo Casa Giorgione non è fine a se stessa, ma tutti ne beneficiano - dice - Per questo raccoglieremo le firme di tutti i commerciati e le allegheremo ad una lettera per il sindaco: Baldin deve rimanere al suo posto. In quest’ultimo anno c’è stato molto fervore in centro ed i commercianti se ne sono accorti eccome. Ne è la prova il fatto, che, nonostante il periodo, stanno persino aprendo dentro al castello nuovi bar e negozi».

 

Anche Jacopo Stocco, della galleria d’arte Flavio Stocco, in borgo Pieve, ha la stessa opinione. «Se non c’è una figura con le sue competenze è impossibile fare dei progetti a lungo termine – sottolinea - Noi non siamo dentro al castello, eppure la gente che va al museo, passa davanti alla nostra vetrina per andare in stazione e poi decide di entrare in galleria. È un pubblico che può essere attirato in città solo se ci sono delle iniziative di livello come quello del Museo Casa Giorgione.

Qualche giorno fa ho avuto anche il massimo esperto al mondo di Tiziano. E perché? Perché era stato al Museo Giorgione».

 

Carlo Dorella, presidente del Nucleo Protezione Civile Carabinieri, collabora col direttore a rischio in vari ambiti. «Come al solito chi fa qualcosa di buono viene preso a pesci in faccia – dice – Grazie al museo sono arrivati molto visitatori a Castelfranco. Avevamo anche avviato un progetto per la gestione dei beni culturali in caso di emergenza, ma se va via lui sappiamo già che non se ne farà nulla».

 



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Matteo Ceron

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