«La crisi si combatte insieme»
Massimo Cestaro (Ascom Confcommercio Mogliano): «Per il commercio 2016 anno molto difficile ma ha aiutato la collaborazione con l'Amministrazione comunale»
| Redazione |
![«La crisi si combatte insieme» «La crisi si combatte insieme»](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/cestaro.jpg.png?itok=cC4gvI-L)
MOGLIANO - Una pista di ghiaccio in piazza dei Caduti, luminarie ed addobbi sia tra le vie del centro che nelle frazioni confermano una positiva e proficua collaborazione tra Ascom e Comune, con richieste dei privati accolte e disponibilità del Pubblico.
«La pista di ghiaccio, che viene affidata per la gestione alla Pro Loco e che consentirà di raccogliere fondi per le popolazioni terremotate» afferma il presidente di Ascom-Confcommercio Mogliano Massimo Cestaro (nella foto).
«È un segno, concreto, tangibile, positivo, messo a disposizione dall’Amministrazione, in grado di richiamare famiglie e cittadini in centro.
Un’iniziativa che caratterizza il Natale 2016 e che conclude un anno in cui la collaborazione con il Comune ed altri soggetti si è rivelata la vera arma anti-crisi per i commercianti, colpiti da un cambiamento profondo dei consumi che si fa sentire quotidianamente e che non accenna a diminuire.
In tempi come questi, in cui le risorse economiche e finanziarie sono pressoché azzerate, grazie al dialogo ed alla collaborazione abbiamo comunque riportato vita in centro e rivitalizzato il commercio».
Continua Cestaro: «Nel corso dell’anno (da marzo ad ottobre), hanno dato ottimi risultati di pubblico e prodotto grandi soddisfazione i progetti Mogliano MangiaBene, in collaborazione con ULSS 9, Slow Food, ma altrettanto sorprendente è stato il Festival delle Regioni di ottobre, che ha messo in mostra le tipicità regionali, le eccellenze gastronomiche ed artigianali, richiamando oltre 5 mila persone».
E conclude: «Riportare gente in città, creare nuovi interessi ed eventi, aprire i nostri negozi sono le armi che abbiamo a disposizione per reagire alla crisi ed interpretare il cambiamento».