«Musei da rivedere»
Le minoranze incalzano la giunta
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – «Bisogna avviare un ragionamento che porti a una razionalizzazione della scelta museale cittadina»: è la sollecitazione arrivata dal consigliere comunale Paolo Santantonio (FI) alla giunta Tonon nel corso del consiglio comunale di ieri sera, 21 luglio (in foto), quando all’ordine del giorno c’era il punto relativo alla “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio – esercizio finanziario 2016”.
In città oggi si contano quattro musei civici (Museo della Battaglia, Museo del Cenedese, Museo del Baco e Galleria Civica), oltre a quelli diocesani (Museo di arte sacra, Museo di scienze naturali, Museo della cattedrale), a palazzo Minucci-De Carlo e al museo di geologia.
Sotto alla lente, in particolare, la Galleria Civica Vittorio Emanuele II (350 gli ingressi nei 115 giorni di apertura del 2015) che conserva la collezione Paludetti. Un museo che per la minoranza andrebbe ripensato, sollecito che ha trovato d’accordo anche il consigliere di maggioranza Alessandro De Bastiani (Pd): «E’ una raccolta importante – ha dato atto in aula De Bastiani -, ma è il museo che ad oggi soffre di più e anche per la posizione in cui si trova (villa Croze in viale della Vittoria ndr) merita una riflessione».
«Va ridiscussa la convenzione con la proprietà della collezione Paludetti che ha donato le opere al comune – il sollecito arrivato da Gianantonio Da Re (Lega Nord) -. E’ un museo statico, morto, e per questo andrebbero cercati scambi culturali e artistici di opere con altre realtà venete così da far ripartire il sito». Una proposta che è stata presa in considerazione dalla giunta: il vice sindaco Alessandro Turchetto ha dato atto al consigliere Da Re di aver fatto una sollecitazione propositiva e, dall’altro, ha evidenziato i dati di accesso ai musei civici vittoriesi. «Gli accessi ai tre musei (Cenedese, Villa Croze e Baco ndr) hanno registrato tra il 2014 e il 2015 un più 40%. Nel 2015 sono stati circa 10 mila gli accessi ai tre musei, a cui si sommano i 30.000 del museo della Battaglia» ha riferito in aula, dati che testimoniano – ha rimarcato – come il polo museale per la giunta Tonon funzioni.