“Bianco sta bene”: smentita la notizia della morte del capriolo albino
Il figlio di Bianchina, il capriolo albino diventato simbolo di Collalbrigo, si trova al Cras (Centro recupero animali selvatici) di Treviso
CONEGLIANO - Bianco per fortuna è vivo. Il figlio di Bianchina, il capriolo albino diventato simbolo di Collalbrigo, si trova al Cras (Centro recupero animali selvatici) di Treviso. Il piccolo è stato recuperato il 17 novembre scorso dai responsabili del centro. “Era senza forze, in stato quasi comatoso – spiegano dal Cras -. Siamo stati chiamati da un residente, lo abbiamo trovato in un vigneto di Collalbrigo. E’ stato portato subito in clinica ed è stato curato”.
Non si conoscono ancora i fattori che hanno causato il malessere dell’animale, anche se alcuni indizi fanno pensare ad un avvelenamento. “Il capriolo, curato dalla dottoressa Annapaola Vecchiato, si è ripreso – spiegano ancora dal centro -. Ora si trova qui a Treviso, verrà rimesso in libertà”. La notizia della presunta morte di Bianco in poche ore ha fatto il giro del web: dopo essere stata pubblicata su una pagina Facebook che segue i movimenti di Bianchina, infatti, è stata condivisa da tantissimi utenti.
Fortunatamente nel pomeriggio gli addetti del Cras hanno reso noto che il piccolo capriolo sta bene. Bianchina e la sua “famiglia” sono diventati ormai un simbolo a Collalbrigo, e tantissime persone apprezzano i video e le immagini pubblicate dalla pagina “Fototrappolaggio Treviso”.