“Morti improvvise in aumento”, il medico Petterle di Vittorio Veneto sospeso per l’intervista a La verità
Il professionista non potrà esercitare per due mesi e starà senza stipendio
VITTORIO VENETO - Ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Verità, parlando di "aumento delle morti improvvise". E per questo il medico di Vittorio Veneto Valerio Petterle è stato sospeso dall’Ulss2. Per aprile e maggio non potrà esercitare e rimarrà senza stipendio. Petterle, medico necroscopo, si occupa di certificare il decesso dei defunti, e al giornale La verità ha dichiarato: “Tra i defunti di mezza età, uno su due era sano. In tutti noto danni alla ghiandola pineale, come se il loro sistema immunitario fosse deteriorato. Ai cadaveri si fanno ancora tamponi - ha aggiunto - se positivi, sono allontanati dai parenti”.
Al di là del contenuto delle affermazioni, la politica dell’Ulss prevede per i medici l’obbligo di informare la direzione prima di rilasciare interviste alla stampa. Di qui la decisione di sospendere momentaneamente il professionista. A prendere le difese di Petterle, il medico Riccardo Szumski, ex sindaco di Santa Lucia di Piave: “Piena solidarietà al collega Valerio Petterle - scrive su Facebook - sospeso per due mesi per rappresaglia dall’Ulss2, per le sue divulgazioni sulle autopsie”. Valerio Petterle, oltre che per la sua attività di medico, è noto a Vittorio Veneto perché era candidato sindaco nel 2019 con la lista civica “Il grande Nord”.
In foto: Valerio Petterle