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05 novembre 2024

Vittorio Veneto

La “Palude Rizzera” per i benefici dell’acquagym

La pioggia (e le pozzanghere) fanno risaltare le problematiche di una strada, ribattezzata la Rambla, al centro di un risibile progetto di riqualificazione

| Michele Bastanzetti |

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| Michele Bastanzetti |

via rizzera vittorio veneto

VITTORIO VENETO - “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur - Mentre a Roma si chiacchiera, (l’alleato) Sagunto viene espugnata (dal nemico Annibale)”. Parafrasando in salsa locale questa celeberrima locuzione derivata da Tito Livio otteniamo: “Intànt che in munizipio de Vitorio se ciàcoa, la Rizera vien ‘lagàda”. Da tempo immemore residenti, Consiglio di Quartiere, cittadini anche infuriati, e comitati vari supplicano il risanamento di via Rizzera, porta d’ingresso sud alla città, ottenendo al massimo effimere e costose ripianature di ghiaino Sarone che alla prima pioggia lascia posto a passaggi lacustri e controviali infrequentabili ai non stivali-muniti. Son pochi giorni che, solo in virtù della tenace investigazione di una impertinente Lista d’opposizione, è stato divulgato al popolo il progetto che ha vinto il concorso per sistemare questa via; l’evento si è rivelato scioccante.

Doveva averlo previsto anche il sindaco Miatto che, presente inizialmente all’assemblea, ha avuto l’accortezza di andarsene prima che i liberi cittadini presenti prendessero la parola per esprimere, coralmente, il loro disappunto; in certi casi autentica indignazione. Questo progetto, detto “La Rambla”, premiato in moneta pubblica e che fortunatamente mai vedrà la luce, si potrebbe giustificare solo come un semplice esercizio di scuola. Un test di disegno creativo, improntato a una sfrenata fantasia a tratti farneticante. Ah, il genio e sregolatezza delle Archistar! In sostanza prevede che la parte centrale, dove ora scorrono le macchine, diventi spazio pedonale mentre le auto correrebbero parallele ai suoi lati destro e sinistro. Non mi dilungo su certi dettagli minori, come l’acrobatica rotonda all’incrocio con via del Lavoro.

 

Piuttosto annoterei le problematiche da panico che un simile lavoro, stimabile qualche milione, causerebbe alle carrabili dei residenti; al dover chiudere l’intera strada per tempo indefinito (piazza Meschio…); ai problemi di sicurezza pedonale; alla grossa condotta di scolo vicino alla Perucchina. E chi mai potrebbe avere la malsana idea di andare a passeggio o in panchina all’interno di due vie trafficate? Dunque altro tempo e soldi buttati via mentre la Palude Rizzera continua a regalarci questi melanconici scorci lacustri. Già… strano che i Progettisti non abbian pensato di realizzare due grandi vasconi ai lati della attuale strada. Vuoi mettere la suggestione di una originalissima Rambla Acquagym?

 


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Michele Bastanzetti

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