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28 marzo 2024

Montebelluna

I 150anni di Montebelluna in versione “dolce”

Svelata la ricetta del biscotto del 150 messa a punto dagli studenti dell’alberghiero Maffioli

| Tracy Ngumbao Jefwa |

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| Tracy Ngumbao Jefwa |

I 150anni di Montebelluna

MONTEBELLUNA - E’ stata svelata ieri sera, in coda al convegno “Montebelluna dalle origini alla città nuova” nell’auditorium della biblioteca comunale di Montebelluna la ricetta omaggio ai 150 della Città realizzata in collaborazione con l'IPSSEOA Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Maffioli, sede di Montebelluna. Una sinergia, quella con gli istituti del territorio, che si conferma. Tante sono infatti le collaborazioni messe in campo in questi mesi di celebrazioni del 150mo anniversario della Città: da quella con l’Istituto Einaudi Scarpa per la creazione del logo, a quella con la scuola secondaria dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini che ha realizzato carnet de voyage consegnato al sindaco a quella ancora con gli studenti di Accoglienza Turistica del Maffioli con le visite guidate della città “Dal Colle al Piano”.

Coinvolte in questo caso, 4 classi del Maffioli: la 4 AEM classe quarta di Cucina che ha creato la ricetta ed il biscotto; la 5 CYM classe quinta Articolazione accoglienza che ha creato la brochure; la 4 BSM e la 3 BSM, allievi di sala hanno presentato il lavoro all’auditorium. Ad accogliere i ragazzi e a partecipare curiosi alla presentazione del biscotto, il sindaco, Adalberto Bordin, l’assessore al turismo, Debora Varaschin, la referente del Comitato festeggiamenti 150, Gianna Galzignato, il consigliere regionale, Marzio Favero. Commenta il sindaco Bordin: “Aver condiviso il calendario del 150 con chiunque credo sia una cosa che capita raramente in un mondo spesso caratterizzato da contrasti e litigi. In particolare la collaborazione con le scuole è un aspetto e ha qualificato moltissimo le proposte e le iniziative anche perché tra 50 anni saranno proprio i ragazzi a celebrare il 200mo anniversario. Congratulazioni a questi ragazzi che hanno avuto il coraggio di donare alla città la ricetta del biscotto”.

Il biscotto del 150mo è un biscotto “ricco di storia”, rustico, ma fine, pensato per unire lo schietto animo agricolo all’elegante e sapiente saper fare degli artigiani, dai mugnai - che operavano nei numerosi mulini della zona - ai ciabattini, precursori di quel comparto che ha oggi nella calzatura sportiva il prodotto principe conosciuto in tutto il mondo. Ed ecco allora che nella ricetta trovano spazio quei prodotti della terra tanto cari i nostri vecchi: su tutto il mais, sostentamento imprescindibile qui come in altre zone d’Italia. E poi le noci che a Montebelluna prendono il nome di “cuche”, infine il miele che in primavera le api ottengono dalle inebrianti acacie a rappresentare l’animo dolce delle genti del nostro territorio

Il mais
Questo cereale importato dall’India occidentale ha avuto precoce diffusione nella pianura padana tanto che le ricerche che fece Luigi Messedaglia documentano sin dai primordi la diffusione della cultura del mais della Repubblica di Venezia.
Le noci
La raccolta delle “cuche” ha sempre rivestito un ruolo secondario nell’economia domestica tanto che era consuetudine piantare un noce nei pressi dell’abitazione ed usarne i frutti per il sostentamento nei mesi freddi o per preparare il corroborante Nocino.
Il miele
L’apicoltura sul territorio veneto è stata per molti secoli una componente dell’attività familiare. Solo dopo la Seconda guerra mondiale l’apicoltura sul Montello di avvinò a diventare una vera e propria attività produttiva e commerciale per la produzione di miele di varie qualità.

Ingredienti
125 g di burro
100 g di zucchero semolato
75 g di miele di acacia
una buccia di limone grattugiato
una buccia di estratto di vaniglia
2 uova medie
10 g di liquore all’anice
100 g di farina 00
350 g di farina integrale di mais rosso
7 g di lievito chimico
100 g di gherigli di noce
un pizzico di sale

Procedimento
In una terrina, con un mestolo di legno, rendete in pomata il burro, a temperatura ambiente, e lo zucchero.
Unite il miele, il sale gli aromi, continuando a mescolare.
Incorporate sempre mescolando un uomo alla volta e infine il liquore all’anice.
Setacciate tra loro la farina 00, la farina di mais mais e lievito, quindi unite altri ingredienti sempre mescolando.
Passate ad impastare con le mani all’interno della terrina.
Unite le noci tritate grossolanamente.
Terminato l’impasto, fate riposare la massa per 30 minuti in frigorifero, quindi suddividete le palline da 15/20 g l’una.
Congelate le palline, quindi disponetele su una teglia da forno e cuocete in forno ventilato a 170° per 12 minuti.
 

 


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Tracy Ngumbao Jefwa

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