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18 giugno 2024

Nord-Est

2024 il peggiore anno nella storia per l'apicoltura veneta

Settore chiede uno stanziamento straordinario alla Regione

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2024 il peggiore anno nella storia per l'apicoltura veneta

VENEZIA - "Il 2024 sarà il peggiore anno nella storia dell'apicoltura, produzione del miele azzerata, api morte per fame". Lo denuncia Gerardo Meridio, presidente dell' Associazione Regionale Apicoltori del Veneto che raggruppa più di 3000 soci. Meridio rileva che le precipitazioni con pioggia e neve durante la fioritura dell'a cacia hanno danneggiato le produzioni, mentre le alte temperature iniziali hanno anticipato le fioriture esponendole maggiormente alla stagione fredda subentrata con pioggia e neve, impedendo alle api di bottinare." "Maggio e giugno sono stati mesi peggiori ancor di più per le continue piogge - prosegue Meridio -. La stagione, ancor più anomala dello scorso anno, vede crollare, per il maltempo continuo e persistente, tutte le produzioni di miele ed ha costretto gli apicoltori a nutrire gli alveari per far sopravvivere le api, data l'assenza di nutrimento dall'ambiente".

"Altra anomalia - evidenzia - sono le continue sciamature che di solito avvengono in aprile, ora invece stanno avvenendo a giugno, come se la primavera si fosse spostata nel tempo". Maridio ricorda che gli allevatori "hanno fatto ricorso massiccio all'alimentazione di soccorso che determina costi di produzione del miele molto alti, come sperimentato nella primavera 2023". Per questo Meridio ha chiesto "al sottosegretario D'Eramo un intervento straordinario per supportare le aziende, a rischio il collasso dell'intero sistema produttivo italiano". "Chiederemo - conclude - uno stanziamento straordinario alla Regione Veneto per dare una risposta più concreta alla richiesta di aiuto degli apicoltori che non sia lo stato di calamità che prevede la dimostrazione del calo produttivo del 30% sulla media del precedente triennio, difficile in questo susseguirsi di annate di scarse produzioni".


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