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25 aprile 2024

Treviso

2.240 PAZIENTI SEGUITI 24 ORE SU 24

A Treviso nasce CURA, la centrale unica di riferimento per l'assistenza domiciliare integrata

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2.240 PAZIENTI SEGUITI 24 ORE SU 24

TREVISO - Una centrale che risponde 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, offrendo supporto alle 2.240 persone in Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) dell’Azienda ULSS 9 e la possibilità per i pazienti cronici e ad elevata intensità assistenziale di essere seguiti individualmente in teleassistenza.

Questa è C.U.R.A. – Centrale unica di riferimento per l’assistenza domiciliare integrata con sede all’interno dell’Ospedale Ca’ Foncello che risponde ad un numero dedicato e mira a completare i servizi territoriali, integrando quelli forniti dal 118. A disposizione una equipe composta da una ventina di professionisti, coordinati da un dirigente medico e da un coordinatore infermieristico, che coprono l’intero orario, garantendo un supporto costante alle persone in A.D.I. e gestendo il percorso della richiesta.

“Il progetto, avviato a fine 2011, è entrato a regime a fine giugno con la presa in carico della totalità dei pazienti che nel territorio dell’Azienda ULSS 9 sono seguiti in A.D.I. – spiega il dr. Pierpaolo Faronato, Direttore sanitario di ULSS 9 - a questi e ai loro famigliari è stato fornito un numero di telefono al quale è possibile rivolgersi per qualsiasi chiarimento o problema legato alla condizione di assistenza. Gli operatori della centralehanno il compito di accogliere la domanda, registrarla ecoordinare le successive azioni delle agenzie coinvoltenel fornire una risposta all’utente. Si tratta di un impegno significativo da parte dell’Azienda che ha trovato la disponibilità del personale nel realizzare un’esperienza innovativa che risponde all’esigenza del territorio di competenza”.

Il Dr. Nello Spinella, coordinatore dei Distretti dell’Azienda ULSS 9, ha presentato il contesto nel quale si colloca il nuovo servizio, spiegando come nel territorio di competenza dei 37 Comuni dell’Azienda ULSS di Treviso su 419.246 abitanti, 42.393 superano i 75 anni di età. “Nel 2011 – evidenzia – il numero di utenti presi in carico dall’A.D.I. sono stati 7.647 con la conseguente messa a disposizione di assistenti domiciliari e professionisti per un numero molto elevato di ore”.

Nei sei mesi sperimentali sono oltre 4.000 (1.600 nel solo mese di giugno) le chiamate giunte al numero di telefono della centrale C.U.R.A. con richieste che vanno dalla domanda di prestazioni sanitarie, comprese quelle non differibili, a quella di informazioni su farmaci, prestazioni domiciliari, esenzioni e forniture di ausili. Richieste alle quali è stata data risposta nel tempo massimo di un’ora e mezza per le richieste indifferibili e due ore e mezza per le rimanenti.

“In media fino ad oggi sono circa 60 le telefonate ricevute quotidianamente – precisa il dr. Carlo Longato, dirigente medico responsabile di C.U.R.A. – con il progetto a regime abbiamo rilevato che questo numero di contatti alla centrale ha prodotto, di riflesso, una riduzione delle chiamate da parte degli utenti in A.D.I. verso i distretti pari a oltre il 70 per cento e di più del 50 per cento delle chiamate dopo le 20, ossia in orario notturno. L’attività si concentra quindi tra le 8 e le 20, orario nel quale si riesce a far fronte alla maggior parte delle richieste degli utenti”.

“Sono risultati significativi quelli già prodotti fino ad oggi da C.U.R.A. - afferma il Direttore generale Claudio Dario – ogni telefonata implica minori interventi e minori costi, ma il beneficio non è solo economico. Stiamo cercando di rendere riconoscibile un servizio che risponde alle esigenze delle moltissime famiglie che si prendono cura dei propri cari, in particolare anziani e disabili gravi, offrendo un supporto a chi quotidianamente si sobbarca un carico emotivo che spesso è davvero notevole. L’obiettivo è offrire un punto di riferimento certo, occasione per ridurre ansie e supportare quanti assistono i loro cari o gli assistiti, come ad esempio famigliari e badanti, che hanno un compito già sufficientemente gravoso e meritano tutta la nostra attenzione”.

 


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