Accoltellamento mortale a Treviso, in zona è il secondo pestaggio nel giro di una settimana
Il 7 ottobre un 18enne era stato picchiato dal branco e dovette ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Proseguono le indagini
TREVISO - La maxi rissa di ieri sera in zona Fiera a Treviso è il secondo episodio dopo quello avvenuto nella sera del 7 ottobre scorso.
Un 18enne venne picchiato dal branco verso le 21.30 e dovette ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Quell'episodio era avvenuto non lontano dall’episodio dell’accoltellamento mortale di ieri sera.
Poco prima della rissa si stava giocando al Tenni anche il match di campionato tra Treviso e Spinea. C’è chi aveva ipotizzato un possibile coinvolgimento delle tifoserie ma l’imponente sistema di sicurezza intorno allo stadio aveva fatto da subito decadere l’ipotesi: la rissa in Fiera con la partita, in ptratica, non centrava nulla.
In ospedale a Treviso sono state ricoverate alcune persone. Sei le persone giunte in Pronto Soccorso, quattro a Treviso e due a Oderzo. Cinque sono già stati dimessi il sesto sta completando esami poi verrà dimesso prognosi tra i 15 e i 30 giorni quindi nessuno grave. Tutte le persone sono di nazionalità macedone e kossovara.
Le forze dell'ordine in queste ore stanno cercando di ricostruire l’episodio in base alle testimonianze raccolte ieri sera e attraverso le immagini della videosorveglianza.
Non sono ancora note le motivazioni alla base della vicenda, anche se non si esclude possa essere messa in relazione con il pestaggio di pochi giorni fa nelle vicinanze. Alcuni testimoni avrebbero visto, prima dello scontro, giungere un furgone dal quale sarebbe sceso un gruppo di persone, elemento che fa ritenere la rissa pianificata in precedenza.
"Ciò che è accaduto è inaccettabile ed è purtroppo un gran brutto segnale che fa temere si tratti della punta di un iceberg. Un segnale di grave malessere al quale i nostri territori non sono abituati e che è sempre più diffuso. Una situazione che si affronta solo con soluzioni improntate alla chiarezza, alla prevenzione, alla repressione dei reati, e alla loro punizione, che deve essere esemplare e scontata fino alla fine".
E' questo il commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al grave fatto di sangue accaduto la notte scorsa a Treviso. "Un scontro tra bande con un morto e vari feriti - aggiunge il Governatore - è la cartina tornasole di una situazione che richiede di rafforzare il presidio del territorio da parte delle Forze dell'Ordine in chiave di prevenzione e repressione e un impegno forte del nuovo Parlamento che si insedia".
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