AGGUATI DA AUTOVELOX
L'Unione nazionale consumatori denuncia autovelox irregolari
| Laura Tuveri |
Treviso - Autovelox irregolari in quanto non verrebbero adeguatamente segnalati agli automobilisti. Sotto accusa sia le postazioni fisse che quelle mobili. La denuncia giunge da Giorgio Marcon, coordinatore tecnico del Coordinamento nazionale per la Sicurezza a 360°, nonché consulente tecnico dell’Unione nazionale consumatori che, prima di decidere se adire a vie legali, segnalerà le irregolarità alle forze dell’ordine preposte all’utilizzo della strumentazione deputata al controllo della velocità.
Marcon, consegnando alla stampa un corposo dossier a suffragio della sua tesi, vuole dimostrare in modo inconfutabile la violazione del Decreto ministeriale e delle circolari ministeriali che disciplinano la materia. L’esponente dell’Unione nazionale dei consumatori riferisce che le postazioni di controllo sono spesso nascoste dietro a siepi o dietro a cartellonistica pubblicitaria e non, e senza nessun lampeggiante sul tetto del mezzo delle forse dell’ordine, né cartello di preavviso avente il contenuto indicato dal Decreto ministeriale del 15 agosto 2007.
“I cittadini – dice Marcon - sono stanchi dei continui “soprusi” e hanno incominciato a filmare e fotografare, le postazioni, per meglio dire “agguati” degli organi preposti al controllo stradale con gli autovelox e telelaser, riscontrando, che non mettono nessun cartello di preavviso come prestabilito dal D.L. n. 117/2007 convertito in legge n. 160/2007, che ha previsto che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, cartello avente il contenuto indicato nel succitato decreto, ovvero un dispositivo lampeggiante di tipo removibile in funzione da collocare sul tetto del veicolo stesso, al fine di rendere visibile la postazione di controllo”.
Marcon segnala anche un’altra anomalia, dovuta alla compilazione del verbale che attesta il superamento dei limiti, ovvero la violazione del codice della strada. In pratica, sostiene Marcon, “il cittadino che decide di ricorrere contro la violazione, trova nel fascicolo un verbale di messa appunto dell'autovelox, con la dicitura di un cartello di preavviso installato riferimento a un numero civico, ma sentiti i proprietari che abitano in quel numero civico, dichiarano di non aver mai visto nessun cartello di preavviso postazione autovelox”.
A questo punto Marcon si chiede: “Perchè nascondersi, se veramente vi fosse il cartello? Si potrebbe configurare il reato di falso in atto pubblico, eccesso di potere, nonché la violazione dell'articolo 97 della Carta Costituzionale”. Marcon promette battaglia e, quindi, un esposto alla Procura, qualora chi di dovere non provveda quanto prima a regolarizzare la questione degli autovelox che, secondo il sodalizio che tutela i consumatori, mirano più a far cassa che a tutelare veramente la sicurezza degli utenti della strada.
In foto: Giorgio Marcon