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16 luglio 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Alex, parla legale dei due colombiani: 'È stato un incidente'

'Nessuno lo ha visto cadere ma tutti hanno sentito un tonfo'

| Ansa |

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Alex, parla legale dei due colombiani: 'È stato un incidente'

VIDOR - Sono stati irreperibili per 12 giorni, ma ora sono venuti allo scoperto, attraverso la voce del loro legale, lo spagnolo Òscar Palet Santandreu, per dare la loro versione della notte del 29 giugno, quando Alex Marangon è scomparso per poi essere trovato morto nel Piave il 2 luglio. Per la prima volta, come riporta Repubblica online, l'avvocato di Johnni Benavides e Sebastian Castillos, i due colombiani presenti al ritiro di appassionati di sciamanesimo tradizionale nell'Abbazia di Santa Bona di Vidor, spiega cosa sarebbe avvenuto durante il rito a cui il giovane di Marcon ha partecipato.

Per i due Alex sarebbe morto in seguito a una caduta dopo aver lasciato in fretta la cappella dove si svolgeva la cerimonia di medicina amazzonica ed essersi perso nel bosco. "Nessuno lo ha visto cadere, ma tutti hanno sentito un tonfo e un grido secco" aggiunge il difensore, che non vuole dire dove si trovino ora i suoi assistiti. "Per prudenza - afferma - preferiscono rimanere in un luogo in cui si sentono protetti". I due colombiani sostengono che "durante la cerimonia Alex era nervoso e agitato e, all'improvviso, è andato fuori dalla cappella, vicino al braciere". Benavides sostiene di averlo raggiunto "per chiedergli come si sentiva, ma non capiva che cosa Alex stesse dicendo. Per questo è rientrato a cercare il traduttore. Questione di attimi, quando sono tornati Alex è scappato nel bosco di corsa. Dopo poco tutti hanno sentito un tonfo e un grido secco". Alla domanda su cosa abbiano fatto a questo punto, il legale replica: "era buio, non si vedeva nulla, sembrava corresse verso la terrazza… Sono andati tutti a cercarlo guidati da Alexandra Da Sacco (moglie di Giulio Da Sacco, proprietario dell'Abbazia) che conosce ogni angolo del luogo".

Anche sulla questione del grido e del tonfo che si sarebbe udito, l'avvocato risponde: "pensavano fosse soltanto inciampato in qualche arbusto, nulla di così tragico come poi si è scoperto. Non so dirle adesso il tempo esatto della ricerca". E anche sul perchè siano spariti all'arrivo il 30 giugno delle forze dell'ordine la loro versione è che ritenevano che Alex "si sarebbe trovato di lì a poco, magari dietro a qualche cespuglio. Avevano degli impegni e se ne sono andati". La versione dei due colombiani è che "nessuno lo ha visto cadere, ma tutti hanno sentito un tonfo e un grido secco che faceva pensare a una caduta". Il problema "è sorto nell'attimo in cui uno dei due colombiani è andato a cercare il traduttore perché ha perso il contatto visivo con lui e Alex all'improvviso è scappato nel buio. È una situazione che è andata fuori controllo ed è avvenuta molto rapidamente". Smentito infine l'uso di droghe durante il rito: "no, mi risulta una purga. Esistono diverse purghe che si utilizzano prima o in alternativa all'ayahuasca, non ne conosco il nome".


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