25/01/2025coperto

26/01/2025pioggia debole

27/01/2025pioggia debole

25 gennaio 2025

Treviso

Alternanza scuola lavoro nei curricula dei licei

Intervista a Sabrina Carraro, vice-presidente degli industriali

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

immagine dell'autore

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

TREVISO - A partire dall'anno scorso anche nei licei l'Alternanza Scuola Lavoro, già diventata sistematica negli istituti tecnici e professionali, è una realtà istituzionale, è stata avviata con l'inizio del terzo anno e arriverà a regime l'anno prossimo.

 

I dati nazionali rispetto al panorama europeo non sono esaltanti, rispetto ai principali partner europei.

Solo il 4% dei giovani italiani in età compresa tra i 15-29 anni svolge in modo concomitante esperienze di istruzione/formazione ed esperienze di lavoro, contro una media europea del 13%, e una Germania che si colloca al 22%.

 

Il ritardo trova ulteriore riscontro nelle scelte universitarie dei liceali e nei successivi, significativi, abbandoni.

E’ prioritario quindi individuare, e soprattutto a beneficio degli studenti liceali, azioni di Alternanza Scuola Lavoro sostenibili per contenuti, obiettivi, modalità di realizzazione.

 

Ne abbiamo parlato con i dirigenti scolastici del "Canova", Maria Rita Ventura, del "Flaminio", Emanuela Da Re, e del "Marconi", Stefano Da Ros oltre che con la dr. Sabrina Carraro, vice-presidente degli Industriali trevigiani e delegata ai rapporti con le scuole.

 

Ecco una sua prima valutazione di carattere generale.

"L’obbligatorietà dell’Alternanza estesa anche ai Licei è certamente una prima discontinuità positiva in tal senso, tuttavia passare da sporadiche esperienze, peraltro mai valutate, alla messa a regime massiva, ha un impatto non indifferente e potenzialmente negativo rispetto alle buone intenzioni del legislatore. L’obbligatorietà dovrà tener conto delle peculiarità di molte Imprese, soprattutto per dimensione e organizzazione, e delle resistenze ideologiche ancor oggi radicate tra gli Insegnanti; per contro, potrà contare su una ritrovata motivazione di famiglie e studenti e sulla sensibilità di numerosi Imprenditori. In particolare, sarà compito dei programmi di ASL per i licei promuovere e valorizzare, con iniziative di collaborative learning, le competenze trasversali anziché un percorso professionalizzante in senso stretto".

 

Cosa proponete all’Istruzione liceale?

"- In-formazione degli insegnanti incaricati a coordinare l’Asl, centrata principalmente su economia, contesto imprenditoriale ( manifatturiero e terziario, filiere), organizzazione aziendale, soft skills, gestione dei gruppi.

- Accompagnamento nella definizione di progetti di Asl con obiettivi formativi “sostenibili” e misurabili per uno studente liceale e che consideri funzioni e processi aziendali (a titolo di esempio: competenze linguistiche, competenze relazionali, competenze logico metodologiche, competenze informatiche da osservare e agire in aree aziendali quali comunicazione, commerciale, amministrazione, ricerca e sviluppo) individuando connessioni bidirezionali dalla teoria alla pratica.

- Individuazione di un repertorio di diversificate modalità didattiche di Alternanza con cui proporsi alle Aziende, prevedendo quindi non solo esperienze situate in Azienda ma anche a Scuola ed eventualmente con l’apporto di professionalità esterne alla Scuola. A titolo di esempio: approfondimenti su ambiti trasversali alle discipline scolastiche, studio di case history, osservazione di processi aziendali, partecipazione a business game, esecuzione di commesse.

- Una matrice progettuale che scandisca orari, contenuti, obiettivi, modalità di realizzazione".

 

E cosa chiedete ai licei?

"- Significativo coordinamento, a cura di ciascun Dirigente scolastico, dei propri insegnanti delegati e impegnati in progetti Alternanza

- Disponibilità alla co-progettazione con le Aziende su contenuti e modalità organizzative

- Riconoscimento e finanziamento di pacchetti formativi per insegnanti

- Validazione dei progetti Asl da parte di partner rappresentativi delle categorie economiche o da CTS d’Istituto bilaterali". Nella provincia di Treviso opera un gran numero di imprese appartenenti a settori diversi: dalla meccanica all’arredamento, dagli elettrodomestici alle attrezzature per lo sport, dall’alimentare alle materie plastiche, dalla moda all’elettronica ai servizi avanzati e tra queste, molte sono leader mondiali nei rispettivi settori".

 

Conoscere il contesto economico in cui si vive, le specificità del sistema produttivo e le opportunità offerte ai giovani, è indispensabile anche per chi si occupa di istruzione e formazione dei giovani oltre che per i giovani stessi.

.A tale scopo Unindustria Treviso, direttamente e attraverso i propri Imprenditori, è impegnata per creare occasioni concrete di dialogo e collaborazione tra le Imprese e il sistema locale dell’Education.

 

Le azioni intraprese sono condivise e coordinate a livello regionale e nazionale attraverso le articolazioni di Confindustria nonché attraverso il Club dei 15 che raggruppo la Associazioni Industriali delle province italiane con il maggior tasso di industrializzazione.

 

Nello scorso anno scolastico Unindustria Treviso ha rinnovato il Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale e sono stati realizzati progetti sperimentali specifici a supporto dell’Alternanza Scuola – Lavoro che hanno offerto, agli Istituti scolastici coinvolti, un modello su cui iniziare ad indirizzare il proprio progetto di Alternanza.

 

Sulla base dell'esperienza realizzata in molti istituti l'anno scorso, qual è il programma per questo anno scolastico?

"Per l’Anno Scolastico 2016/2017, con il progetto SC.A.LA – SCuola Alternanza Lavoro Unindustria Treviso ha inteso offrire l’opportunità a tutti i 46 Istituti superiori della provincia di scegliere in quali ambiti rafforzare alcune competenze dei propri studenti e scelte tra alcune di particolare interesse per l'inserimento in contesti lavorativi, ad integrazione del curricolo e in coerenza con gli obiettivi dell'Alternanza Scuola Lavoro.

Mettiamo a disposizione delle Scuole complessivamente 1.120 ore di formazione, offerte a condizioni economiche ridotte poiché Unindustria Treviso e UNIS&F, il proprio ente di formazione, garantiscono la copertura di oltre il 60% dei costi.

I 24 moduli formativi sono suddivisi in 5 macro obiettivi: sviluppo di competenze organizzative, sviluppo di abilità e competenze personali, sviluppo di competenze informatiche, sviluppo competenze emergenti, conoscenze specifiche nell’ambito della sicurezza sul lavoro.

 

Già in questi primi mesi dell’Anno scolastico sono 500 gli studenti che e stanno frequentando i corsi e, tra questi, la metà sono liceali. Anche altre le iniziative in essere e che affiancano la consulenza personalizzata a singoli Istituti e ad Aziende nella predisposizione di progetti triennali di Alternanza, con l’obiettivo di sensibilizzare e diffonderne la cultura sia tra gli Insegnati che le Imprese senza peraltro sostituirsi agli uni o agli altri e senza voler diventare “piazzisti” di studenti in Alternanza".

 

Nei prossimi giorni presenteremo le iniziative di alternanza con i tre dirigenti, già citati.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


| modificato il:

foto dell'autore

Pietro Panzarino - Vicedirettore

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

immagine della news

26/11/2024

Conegliano, a scuola senza zaino

Alla scuola primaria Mazzini di Conegliano, che negli ultimi anni è stata al centro di un grande restauro, in alcune classi è in atto un innovativo progetto didattico

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×