Treviso - Dopo la sinistra trevigiana, anche il Gruppo consiliare del Pd si mobilita per far si che il Comune restituisca ai trevigiani il surplus versato pagando il doppio canone fognario.

Il capogruppo Roberto Grigoletto presenterà un ordine del giorno nel quale chiederà alla giunta comunale di impegnarsi a restituire ai trevigiani che l’hanno versata la quota del doppio canone fognario.

Il Pd in una nota fa ironicamente i «complimenti» alla Lega Nord che «invece di attivarsi per i rimborsi ai cittadini, che ingiustamente hanno pagato il doppio canone fognario, ha chiesto ai propri rappresentanti in Senato di presentare e far approvare un ordine del giorno con il quale impegnare il Governo ad autorizzare i Comuni ad istituire un “contributo” - in realtà una tassa - per gli impianti di depurazione fognaria».

Grigoletto e compagni temono, invece, che l’Amministrazione comunale continuerà a trattenersi «quanto indebitamente percepito, senza proporre né rimborsi né alcuna soluzione per quei cittadini che hanno pagato per un servizio mai fruito.

Il Pd che siede a palazzo dei Trecento paragona l’atteggiamento dimostrato sulla questione del doppio canone con l’atteggiamento tenuto nei confronti del caso De Longhi dove il Comune, decidendo di non costituirsi parte civile nel processo, ha di fatto «rinunciato a qualsiasi danno non patrimoniale (in primis quello ambientale) e ha abdicato a qualsiasi ruolo attivo nella ricerca della verità per far luce su una vicenda che ha colpito la città».

Il Partito democratico ha iniziato da sabato scorso, anche su questi temi, un’azione di informazione e sensibilizzazione, incontrando i numerosi trevigiani gazebo allestito sabato scorso in mattinata in varco Manzoni secondo lo slogan «L’impegno dei Democratici contro il “maltolto” non si fermerà qui - si legge nel comunicato - ma si tradurrà in un’azione in consiglio comunale».