Autonomia, il sindaco Treviso, Mario Conte: "Rivoluzione culturale e amministrativa"
Marcon (UPI Veneto): “Conferma che aspettavamo da tempo, si scrive un nuovo futuro”
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il sindaco di Treviso Mario Conte esprime soddisfazione per l'approvazione alla camera del Ddl sull'Autonomia differenziata confermata le notte scorsa con 172 sì, 99 voti contrari e 1 astenuto. "È stata scritta una pagina di storia che premia l'impegno del Ministro Calderoli, del presidente della Regione Zaia e del segretario regionale della Lega Stefani - afferma Conte - l'Autonomia differenziata è responsabilità ed efficienza, oltreché una rivoluzione culturale e amministrativa (prevista peraltro dalla Costituzione) che deve motivare tutti a gestire le risorse secondo modelli virtuosi”.
"Il Veneto - conclude Conte - ha sempre fatto la sua parte e continuerà a farla. Io, in quanto presidente Anci Veneto, rappresento 560 sindaci veneti che hanno tutti i conti in ordine. Non c’è un comune in veneto che sia in dissesto finanziario, questo significa che la cultura del buon governo e la sensibilità nei confronti dei nostri cittadini fa parte del nostro dna. Ecco questa significa autonomia. Coloro che la temono significa che sono abituati a chiedere aiuto a Roma e non sono abituati a rimboccarsi le maniche. Ora siamo pronti a questa sfida. E’ necessario che tutti si convincano che il Paese, per crescere, deve partire dalla buona amministrazione dei territori".
Soddisfazione espressa anche dal presidente dell’Unione Province del Veneto, Stefano Marcon: “Finalmente l’Autonomia che aspettavamo da tempo qui in Veneto diventa realtà, perché si apre ufficialmente, con chiarezza, la strada da percorrere per garantire maggiore autonomia amministrativa alle Regioni, semplificare passaggi burocratici oggi limitanti e, soprattutto, riconoscere l’efficienza dei nostri Enti, valorizzandone la capacità gestionale sul proprio territorio di riferimento. In questa grande vittoria dell’Autonomia anche le Province giocano un ruolo fondamentale a livello locale, in quanto Enti intermediari di rilevanza strategica tra la Regione e i Comuni il delinearsi di un profilo di autonomia differenziata, che dia valore alle peculiarità di ciascun territorio è un segnale di come venga riconosciuta la necessità di un coordinamento specifico tra i vari livelli territoriali, nel rispetto del principio costituzionale di sussidiarietà”.
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