Belgio, auto sulla folla riunita per il Carnevale: 6 morti
E' successo a Strépy-Bracquegnies, nel sud del paese. 2 arresti: "La pista terroristica non è privilegiata"
BELGIO - Sono sei le persone morte a Strépy-Bracquegnies, in Belgio, dove un'auto ha investito una folla di persone riunite per un tradizionale festeggiamento del Carnevale. Lo riporta la televisione belga, Rtbf, citando sul suo sito la cellula di emergenza allestita dalla città. Molti feriti restano in gravi condizioni, rende noto la stessa fonte. Il sindaco della vicina La Louvière, Jacques Gobert, ha parlato anche di 20 feriti lievi. "Un'auto che viaggiava a velocità sostenuta è piombata sulla folla che si era raccolta per l'occasione. Il conducente ha poi proseguito ma l'abbiamo fermato", ha aggiunto.
A bordo dell'auto piombata sulla folla si trovavano due persone. I due, arrestati, sono nati nel 1988 e nel 1990, sono di La Louvière, non sono noti alle autorità giudiziarie. Lo hanno reso noto le autorità belghe, secondo quanto riporta Rtbf. "Allo stato attuale delle indagini, la pista terroristica non è privilegiata", precisa Damien Verheyen, vice procuratore del Re.
Il bilancio della tragedia è "estremamente pesante", secondo quanto riportato dai servizi di pronto intervento. Sei vittime sono morte sul posto, 10 vittime in gravi condizioni sono state trasportate in vari ospedali della regione, 27 persone sono rimaste ferite in modo più lieve. Settanta persone coinvolte dalla tragedia ma non ferite sono state riunite nel palazzetto dello sport di Strépy-Bracquegnies. Non ci sono minori tra i feriti.
Il sindaco di La Louvière ha precisato che "tra le 150 e le 200 persone" erano presenti. L'auto è arrivata "a grande velocità" piombando sui presenti alle spalle ed ha colpito "un numero importante di persone". Intanto si è appreso che il re del Belgio, Filippo e il premier Alexander De Croo si recheranno sul posto alle 16 per incontrare i parenti delle vittime e ringraziare i servizi di soccorso. Saranno accompagnati dalla ministra dell'Interno Annelies Verlinden e dal premier wallone, Elio Di Rupo.