VITTORIO VENETO - Si arresta all'altezza dell'ingresso della zona industriale di San Giacomo di Veglia, all'incrocio del Menarè con via Veglia, l'ultima pista ciclabile realizzata dal comune e prossima all'inaugurazione. Una "pista-monca" perchè il progetto prevedeva che si congiungesse con la pista ciclabile in territorio di Scomigo, dando così continuità al tracciato. Ma questo avverrà solo quando la rotatoria sulla statale, che cancellerà l'incrocio con le vie Mattei e Baracca, verrà realizzata.

^{La pista ciclabile lungo il Menarè, a San Giacomo}

Taglio del nastro, sabato 1° ottobre, per i nuovi 850 metri di ciclabile realizzati dal comune di Vittorio Veneto in collaborazione con i Servizi Idrici della Sinistra Piave e la regione del Veneto. Il tracciato percorribile in sicurezza in bici e a piedi scorre lungo la statale Alemagna, nel tratto compreso tra la Cantina Sociale di San Giacomo e l'ingresso della zona industriale. Costeggia per gran parte l'area dell'aeroporto militare - una porzione è stata ceduta dal 1° Fod al comune per la realizzazione dell'opera - con una larghezza che varia da un massimo di 2,5 metri a un minimo di 1,5 metri.

La ciclabile è stata finanziata dalla regione con 200 mila euro e dai Servizi Idrici Sinistra Piave con 350 mila euro, società che si è impegnata con altri 400 mila euro nella realizzazione della fognatura delle acque nere che scorre sotto al manto della ciclabile.

Sabato, dunque, alle 10,30 l'inaugurazione del nuovo tratto alla presenza delle varie autorità. La pista però, ad oggi, termina in territorio comunale di Vittorio Veneto: perchè prosegua e si colleghi a quella già realizzata nel territorio di Conegliano, si dovrà attendere la realizzazione della rotatoria di accesso alla zona industriale oggetto di un accordo di programma tra i comuni di Colle Umberto, Conegliano e Vittorio Veneto, Regione, Provincia e privato.