TREVISO - La Sisley è tornata stamane in Italia dopo l'importante vittoria di contro il Fenerbahce ad Istanbul. Volti soddisfatti al ritorno a La Ghirada per i giocatori.

Tra i più ottimisti, Novica Bjelica, centrale croato autore di 10 punti nel match di ieri, che ha commentato così il colpo esterno in Champions.

"Era fondamentale iniziare al meglio questa competizione. Tornarci, ed esordire vincendo, credo sia importantissimo per una squadra come la nostra che arrivava da una sconfitta al tie-break e aveva di fronte uno dei team sulla carta più forti.

Giocare in Turchia con così tanti campioni davanti, in un ambiente molto particolare - quel palazzetto aveva un pubblico molto caldo - non è stato semplice. Sono comunque convinto che il passaggio del turno si possa decidere anche all'ultima partita. Il nostro è un girone tostissimo.

E in Champions ogni set è cruciale, ogni palla, per questo dico che la qualificazione potremo anche giocarcela all'ultimo punto dell'ultima partita della fase a gironi. Non mi stupirei se ciò accadesse".

Ad Istanbul si è vista la migliore Sisley di questo inizio di stagione?

"Abbiamo giocato bene girando molti parziali a nostro favore. Penso che noi stiamo migliorando giorno dopo giorno. E' normale quando hai alcuni giocatori nuovi, altri che sono rientrati da poco dai Mondiali".

Come giudichi le ultime 4 partite tutte finite al tie-break?

"Penso che bisogna guardare il lato positivo di questa statistica: vuol dire che ci giochiamo sempre la partita fino in fondo. Abbiamo affrontato squadre forti. Poi è chiaro: bisogna vincere, perchè solo con i successi crei la giusta mentalità. Ora ci sarà la sfida a Vibo Valentia, che recentemente ha ottenuto risultati importanti. Anche lì ci aspettiamo un pubblico caldo ma siamo carichi, contenti, e concentrati: la testa è già lì, bisogna guardare avanti".

La seconda trasferta per la Sisley nell'arco di una settimana, gli orogranata partiranno in aereo per la Calabria sabato mattina.

"Se una squadra vuole puntare in alto, giocare in Europa, deve abituarsi a viaggiare molto sacrificando per forza di cose qualche ora in palestra: è normale".

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