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23 dicembre 2024

Vittorio Veneto

BOTTE E INSULTI A CAPODANNO, NESSUNA GUERRA DI RELIGIONE

Le due sorelle hanno sporto denuncia ma smentiscono che ci siano state minacce di morte

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

BOTTE E INSULTI A CAPODANNO, NESSUNA GUERRA DI RELIGIONE

Cappella Maggiore - Hanno sporto denuncia per minacce e ingiurie ieri, presso il comando dei Carabinieri di Vittorio Veneto (nella foto), Rica e Lorena le due sorelle albanesi protagoniste insieme al coinquilino Massimo di una movimentata notte di San Silvestro.

La denuncia, presentata dalle giovani dopo che i Carabinieri le hanno convocate in caserma per spiegare ancora quanto successo, riguarda una rissa scoppiata tra gli amici delle ragazze, due sorelle albanesi cresciute in Italia che vivono da sole, ed un gruppo di albanesi vicini di casa.

Ma le due ragazze, come fa sapere il comandante Massimo Carraro, non hanno confermato quanto trapelato in precedenza e cioè che gli insulti tra i due gruppi di ragazzi non si sarebbero spinti arrivando alle minacce di morte o alle intimidazioni a sfondo religioso.

Si sarebbe insomma trattato di una lite, in cui sono volate parole grosse e qualche schiaffo, complice anche qualche bicchiere di troppo vista la serata di festa. Nella querela sporta dalle due giovani quindi, nessun riferimento alle minacce di morte o ad aggressioni verbali a sfondo religioso (i tre avevano detto di essere stati chiamati “infedeli” perché cattolici).

Le indagini dei Carabinieri di Vittorio Veneto e Cordignano continuano anche per verificare un altro episodio, raccontato dai tre e relativo ad un’aggressione fisica che avrebbe subito il coinquilino delle due ragazze.
Il giovane ha dichiarato di essere stato colpito da un pugno in piena notte, da qualcuno che è entrato nella sua stanza.

Una vicenda tutta da chiarire, finora i Carabinieri non hanno trovato riscontri visto che il giovane non si è rivolto al Pronto soccorso per farsi medicare e non ha sporto denuncia e visto che, nella sua stanza, i militari dell’Arma non hanno trovato segni di effrazione.
I militari, anche nei prossimi giorni, a continueranno a sentire i protagonisti e i testimoni per chiarire i contorni della vicenda che sarà sottoposta all’attenzione dell’autorità giudiziaria.

Intanto su quanto accaduto interviene il vicepresidente del gruppo consiliare della Lega Nord in Regione, Federico Caner che dichiara: «E’ sbagliato liquidare banalmente come “lite tra vicini” l’episodio di violenza che ha coinvolto le due sorelle albanesi Rica e Lorena Suela e il ragazzo italiano Massimo Feltrin, residenti a Cappella Maggiore e picchiati dai vicini musulmani. Non è la prima volta che succedono episodi di questo tipo, dove protagonisti sono vicini di casa incapaci di rispettare la reciproca convivenza. Non possiamo accettare che eventi come questo si verifichino sul nostro territorio. Non possiamo ammettere che i cristiani vengano discriminati e minacciati da persone che hanno un credo diverso e non hanno rispetto per le altre religioni. Chi non ha rispetto per il nostro modo di vivere è libero di andarsene».

Il consigliere regionale chiede quindi un intervento forte da parte delle forze dell’ordine e della magistratura.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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