"CAMPEOL SUBITO A PROCESSO"
Resta in carcere l'amministratore unico di Ape, accusato di bancarotta fraudolenta
Refrontolo – Processo immediato per Bruno Campeol, amministratore unico di Ape srl (nella foto) di Refrontolo. Lo chiede il sostituto procuratore Antonio Miggiani, che ha chiuso le indagini per il processo a carico del 53enne imprenditore, accusato di bancarotta fraudolenta e documentale.
Campeol è stato arrestato lo scorso novembre in seguito ad un’indagine della Guardia di Finanza sul fallimento dell’azienda Advanced project engineering (ex Marmitte Zara).
Secondo l’accusa i macchinari, le merci in magazzino e le risorse finanziarie dell’azienda erano stati fatti sparire. Questo per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Era stata inoltre attuata la sistematica distruzione di ogni documentazione contabile.
A causa della serrata improvvisa della Ape, una novantina di dipendenti avevano perso il lavoro da un giorno all’altro, senza ricevere stipendi arretrati e Tfr.
L’imprenditore, residente a Conegliano, sarebbe già stato coinvolto in passato in fallimenti sospetti, come la bancarotta della bellunese Stark, per la quale la Procura di Belluno sta eseguendo degli accertamenti.
Per questo il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione di Campeol.