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01 febbraio 2025

Vittorio Veneto

"Il canile di Silvella struttura idonea e in regola"

La rettifica di Tomasella, proprietario della struttura

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

CORDIGNANO - In merito all’articolo pubblicato su OggiTreviso il 15 lulgio scorso, il signor Tomasella Lino, titolare della pensione per cani San Francesco situata a Cordignano in località Silvella, ci tiene a precisare che “i 39 cani recuperati nel territorio e ricoverati presso la pensione San Francesco godevano di buono stato di salute, erano ricoverati in box ampi e puliti, nel rispetto della normativa di settore, con acqua, cibo e senza segno di malattia”. Questo è stato confermato dalla certificazione rilasciata dal Servizio Sanità animali del Dipartimento di Protezione dell’Ulss78, in persona del dott. Antonio Brino. Agli animali - ha precisato il dott. Bruno - sono sempre state garantite dalla ditta accalappiatrice le cure sanitarie di base.

 

Tomasella sottolinea inoltre l’impegno del canile per l’affido degli animali: sono stati affidati circa 30 cani nel periodo in cui il canile di Borgo Chiaro non poteva più ospitare animali. Nei primi mesi del 2014 la struttura di Cison di Valmarino non aveva più spazi d’accoglienza, spiega Tomasella, che informa inoltre del fatto che quello effettuato a luglio dall’Enpa non è stato uno sgombero ma un semplice trasferimento. I cani, insomma, sono stati accolti dalla pensione San Francesco su richiesta dell’USSL proprio perché non si sapeva dove metterli.

 

Dalla certificazione del dott. Bruno si evince inoltre che “il canile è aperto al pubblico ma che ciò non significa, essendo privato, che chiunque, per qualsiasi ragione vi possa entrare". Il 15 luglio, insieme la signora Barel Michela (autorizzata dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss7 al prelevamento animali dalla pensione San Francesco) si sono presentati dal signor Tomasella anche alcuni volontari dell’Enpa. Il proprietario del canile si è opposto alla richiesta di accesso di questi volontari che “non riteneva giustificata, avendo provveduto a fare ciò per cui la signora Barel era intervenuta, cioè consegnare i cani”.

 

 



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Stefania De Bastiani

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