LA CARICA DEI 600 CONTRO LA GELMINI
I sindacati trevigiani giovedì porteranno 600 persone a Roma e assicurano un'adesione massiccia allo sciopero generale
| Laura Tuveri |
Treviso - Alla manifestazione organizzata dai sindacati per dire no al decreto Gelmini ci saranno anche oltre 600 attivisti trevigiani. Lo giornata – dicono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Gilda scuola - si preannuncia una grande manifestazione del mondo della scuola.
Nella Capitale marceranno insegnanti di ogni ordine di scuole e studenti universitari e della scuola secondaria, tutto contro i provvedimenti del ministro Gelmini. Le quattro sigle sindacali prevedono anche una massiccia adesione allo sciopero nazionale, indetto sempre per il 30, da parte degli insegnanti che non andranno a Roma, ma che metteranno in atto una serie di iniziative di protesta in tutte le scuole della provincia.
“L’adesione allo sciopero questa volta assumerà il significato di un referendum pro o contro i decreti Gelmini e più in generale un pronunciamento sulle intenzioni di smantellamento della scuola pubblica italiana” dichiarano i sindacati. La manifestazione nazionale sarà un segnale molto forte di tutto il mondo della scuola trevigiana che fa seguito alla grande manifestazione che ha riempito con circa 2 mila persone la piazza dei Signori lo scorso 21 ottobre.
Ma la mobilitazione – assicurano i sindacati - non si esaurirà con questo appuntamento. In tutta la Provincia continuano, infatti, la assemblee rivolte al personale della scuola, ai genitori e ai cittadini che hanno a cuore il futuro del nostro Paese: incontri sono programmati a Sarmede, Loria, Riese Pio X, Zerobranco, San Biagio, Roncade.
Si tratta di incontri informativi e di programmazione di iniziative nelle diverse scuole: la mobilitazione generale continuerà dunque anche dopo la manifestazione nazionale fino a quando il governo si deciderà a rimuovere i provvedimenti adottati. Dopo potrà essere aperto un corretto tavolo di trattativa Governo, Sindacati; Associazioni professionali, studenti.